Bruno Pesaola ricorda Hasse Jeppson ai microfoni di Marte Sport Live: “Sono ovviamente triste. Jeppson per me era un amico, ma anche un professionista nel vero senso della parola. Era il tipico centravanti in area: aveva un fisico straordinario, era un grande colpitore di testa. Non bisogna mai mollarlo, altrimenti ti puniva. E’ stato molto bravo. E’ una brutta giornata. Sto perdendo amici della mia pagina sportiva. Giocavo in funzione sua, aveva bisogno di cross, riceveva sempre l’ultimo passaggio, era molto intelligente. Il nostro era un altro calcio: Jeppson finiva la partita con le gambe insanguinate, nell’area piccola non ti perdonavano niente. Era molto simpatico e amava il tennis, giocava molto bene. Monzeglio a volte si arrabbiava, è uno sport che fa indurire i muscoli”.