VITTORIO RAIO
L’amara sconfitta con il Bologna mi porta a fare più di una riflessione. Alcune a favore del Napoli che, in un giorno, non può giocarsi la credibilità, per gioco e per risultati, conquistata in mesi e mesi di duro lavoro di Sarri e dei suoi. Altre per dire che a Bologna il Napoli, nei singoli e come squadra, è apparso come il Napoli del non compianto Benitez. Le ultime per spendere due parole per Mazzoleni, l’arbitro che ha una fedina calcistica macchiata dagli errori di Pechino che assegnarono la Supercoppa alla Juventus. E quel giorno il calcio italiano “esportò” in Cina una delle sue tante vergogne: una gara decisa da chi avrebbe dovuto essere super partes.
Il Napoli, nonostante la sconfitta, ha prodotto poco più, poco meno le stesse occasioni da rete di quando ha vinto e ha convinto. Indubbiamente, e l’ha ammesso lo stesso Sarri, la squadra non ha disputato una prestazione all’altezza delle aspettative considerando anche quanto fatto nelle diciotto partite precedenti. Molti azzurri sono apparsi stanchi fisicamente e mentalmente (era un campanello d’allarme quello “ascoltato” negli ultimi minuti con l’Inter?) e complessivamente la formazione ha sofferto non poco il Bologna. Insomma, contro il peggior Napoli della stagione, il miglior Bologna. Non ne farei un dramma, se si volterà sùbito pagina, se Bologna resterà un episodio, un incidente di percorso. Ci sta che si possa staccare la spina, ci sta che la fase difensiva torni ad essere quella che concede tanto spazio agli avversari, che quella offensiva sprechi tanto, al di là degli indubbi meriti di un ottimo Mirante. Ci sta che nella giornata in cui la squadra soffre, sul risultato pesi anche un erroraccio di Reina tantissime volte superlativo e decisivo (Inter, ad esempio), tante altre volte rimasto “disoccupato” tra i pali.
Ciò premesso, va detto che il Napoli è stato anche sfortunato (quasi tutti i rimpalli a sfavore, per non parlare del palo di Callejon) e che si è ritrovato sulla strada questo Mazzoleni che non ha la stima del collega Marco Azzi (Repubblica) e neanche la mia. Il signorotto di Bergamo se ne fregherà, indubbiamente, ma chi dovrà decidere inizi a porsi questo interrogativo: come faremo a designarlo ancora per un incontro del Napoli? Ieri, non solo lui e Di Liberatore non hanno visto Destro in fuorigioco (Di Liberatore non ha visto in quanto colpevolmente non era in linea!), ma tutta la direzione arbitrale è stata contraddistinta da una serie di decisioni che certamente non possono fargli assegnare un 6,5 come ha fatto la qualcuno. Quando con una decisione sbagliata, con un errore grave si condiziona il risultato di una gara (al di là degli errori dei calciatori di quella squadra), se sono evidenti anche altre topiche del Mazzoleni di turno, non si può dare più della sufficienza a quell’arbitro. Se lo si fa, si dimostra di essere all’altezza dell’arbitro.
Infine, occhio a chi dirigerà Napoli-Roma. Il Milan è in netta sofferenza; la Juventus sta risalendo. E la Vecchia Signora spesso ha avuto bisogno dell’accompagnamento…