Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida con l’Atalanta.
Gasperini ha detto che l’Atalanta può togliersi soddisfazioni se ripete la prestazione dell’andata. Quella vittoria fu decisiva per il Napoli?
“La mentalità di una squadra si costruisce dal primo giorno di ritiro. Il successo di Bergamo rafforzò il concetto del calcio che volevamo fare anche con un risultato strappato a fatica. Contro l’Atalanta sono sempre sfide complicate e devi meritarti un risultato importante. Affrontiamo una grande squadra con un grandissimo allenatore. Gasperini porta a casa un fatturato calcistico importante, questo evidenzia la qualità del suo lavoro. Poi ci sono le caratteristiche dell’Atalanta che sono ben delineate e visibili. Gioca in maniera differente rispetto a qualche squadra che abbiamo affrontato ultimamente. Noi non dobbiamo reagire, non abbiamo sbagliato la partita precedente dal punto di vista dell’atteggiamento. E’ chiaro che avremmo dovuto fare meglio certe cose, ma ci è mancato soltanto il risultato”.
La sconfitta con la Lazio non ha cambiato nulla nella preparazione delle partite con Atalanta ed Eintracht?
“E’ cambiato tutto. La Lazio gioca compatta in un fazzoletto di campo facendo quasi sempre le stesse cose, interpretando benissimo quando accorciare con la linea difensiva. Domani troveremo spazio, l’Atalanta ti viene addosso e le distanze tra i reparti saranno molto più ampie. Dovremmo avere un ritmo superiore”.
Ha notato uno stadio in silenzio contro la Lazio. Che ne pensa?
“Dalla panchina ho notato una partecipazione totale dal punto di vista di vicinanza alla squadra e di voler giocare assieme a noi. Non ho trovato niente di differente. Il nostro pubblico ha la conoscenza del calcio che proponiamo e del tipo di partita che ci aspetta. Per noi l’unica via di uscita è la vittoria sempre e sappiamo che il nostro pubblico è sempre al nostro fianco e ci darà una mano quando saremo in difficoltà. Ho percepito questo contro la Lazio”.
Il mese di marzo può risultare decisivo per il Napoli?
“Mi chiedete troppo spesso degli impegni futuri. Noi non ragioniamo così, non possiamo affrontare più partite alla volta. Ora siamo concentrati soltanto sull’Atalanta. Non abbiamo la presunzione di poter gestire un campionato come se fosse una formalità e d’intralcio ad un’altra competizione. Si pensa soltanto alla sfida di domani e abbiamo bisogno di tutte le nostre risorse per vincere questa partita”.
Cosa pensa di Ostigard?
“E’ un calciatore che è migliorato molto rispetto a quando parlai con Giuntoli per acquistarlo. E’ un professionista eccezionale, poi è anche un buon calciatore. Ha da fare delle conoscenze per quanto riguarda il nostro campionato e ha qualità ben definite. In un calcio dove si gioca sulle seconde palla e sulla costruzione lanciata, è insuperabile. In un calcio che preferisce spazi più stretti, ci sono degli aspetti che sta apprendendo. Soltanto la qualità di due centrali perfetti come Kim e Rrahmani non gli ha concesso molto spazio”.
Quale sarà il momento in cui sarà possibile avere le mani sullo scudetto?
“Sarà possibile pensarlo quando non ci sarà un’altra squadra in condizione di raggiungerci. Dobbiamo ancora fare tantissime partite di livello importante. Nel calcio italiano c’è qualità e lo stiamo vedendo in Europa. Ripeto, contro la Lazio la prestazione c’è stata, non è arrivato il risultato. Avevamo di fronte una squadra che ha sfruttato un episodio come è capitato a noi in passato. Noi abbiamo fatto tutto in maniera corretta e dovremmo fare ancora meglio, come ci siamo preparati domani. Abbiamo da sbrogliare una situazione non facile, ma vogliamo vincere e sentirci fieri del nostro comportamento e del nostro modo di fare”.
Ci può essere il rischio che inconsciamente manchi qualche dettaglio nell’approccio alla partita?
“Questi ragazzi non hanno bisogno di motivazione da parte mia, sono consapevoli del prestigio di questa maglia e di questa città. Le loro motivazioni sono la città, il Napoli e il suo popolo. Se uno pensa a questi aspetti, non ha bisogno di altro. Occhi puntati sulle stelle, piedi ben piantati a terra: così andiamo a giocare”.
Simeone è stato convocato in nazionale argentina. E’ una soddisfazione?
“Ne abbiamo parlato stamattina, gli brillavano gli occhi. Per la sua patria e per la sua nazionale farebbe di tutto. Significa che in poche partite sia riuscito a lanciare un messaggio indelebile a chi lo valuta. Aspira sempre al massimo”.
Come sta Raspadori? Può ritornare prima della sosta?
“Va valutato come tutti gli infortunati. Sta lavorando benissimo, per cui aspettiamo da un momento all’altro che possa allenarsi in gruppo”.
I giocatori impiegati in Qatar avranno bisogno di una gestione diversa?
“Le partite saranno abbastanza in questo periodo e non c’è bisogno di pensare anche al Mondiale. Questa settimana si sono allenati benissimo. Abbiamo dei ragazzi sanissimi che hanno un solo pensiero, questa è la nostra forza. Remiamo tutti dalla stessa parte”.
Ha raggiunto fatturati altissimi nella valutazione dei giocatori?
“Se nel lavoro riusciamo ad abbinare risultati e guadagni per la società, è un motivo di soddisfazione maggiore. E’ un piacere e condivido la soddisfazione con chi ha proposto certi calciatori. Mi riferisco a Giuntoli. Siamo anche amici e cerca sempre di accontentarmi nella ricerca dei calciatori”.
Qual è il bilancio dei suoi 64 anni?
“Lo faccio a giugno, non a marzo. Mi fa piacere aver ricevuto gli attestati di stima da parte dei tifosi del Napoli, dai miei amici dalla mia famiglia, ma i bilanci si fanno al termine della stagione”.
Cambierà qualcosa domani a livello di formazione?
“Non ragionerò in questo senso. Adesso è meglio andare sul visivo, si fanno le cose e vediamo cosa è mancato prendendo poi una decisione per quella successiva. Quando ci sono spazi, come quelli che abbiamo avuto questa settimane, le gambe sono pulite. Ho sensazioni super positive”.
E’ mancato Mario Rui?
“Olivera ha disputato una grande partita contro la Lazio. Due anni fa tutti contestavano Mario Rui, mi fa piacere che adesso sia così considerato. Magari se stava più attento alla reazione di Empoli, probabilmente lo avremmo avuto a disposizione. Domani non ci sarà e vinciamo con quelli che ci sono”.
Ndombele può ancora migliorare?
“E’ un calciatore forte e soltanto i risultati e la qualità di Zielinski e di Anguissa in questo periodo non gli ha permesso di giocare di più. Lui ha forza, tecnica e riesce a togliersi di dosso le marcature, come avverrà domani dell’uomo contro uomo”.
Elmas può essere una soluzione domani?
“Può essere una soluzione sempre. E’ un calciatore fortissimo che uno come me vorrebbe avere nella sua squadra”.
Kvaratskhelia ha preso posizione contro le proteste in Georgia. Che ne pensa?
“Ho letto. Ha preso parte attraverso i suoi social in maniera importante quando una persona ritiene ci siano ingiustizia. Ha fatto leva sulla forza di ascolto, è un voler scendere virtualmente in piazza anche lui e manifestare il suo pensiero. Lo abbiamo ritenuto giusto, va applaudito più di un gol. Siamo contenti di avere un grandissimo calciatore e un grandissimo uomo”.