Spalletti: “Insigne ha un affaticamento muscolare, l’abbiamo preservato. Complimenti ai ragazzi, vinta grande partita”

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Luciano Spalletti commenta la prestazione del Napoli in casa della Salernitana ai microfoni di Dazn. Si parte dall’esclusione di Insigne: “Insigne ha un affaticamento muscolare ed è a rischio di farsi male. Si guarda la partita e si sceglie: se mancano 30 minuti, 20 minuti, 10 minuti si valuta se lanciarlo. Siamo riusciti a gestire bene la partita senza bisogno di rischiare Insigne. Lui ha dato la sua disponibilità, ci fosse stato bisogno avrebbe giocato anche lui”. Quindi sui cambi: “Quando si chiudono tutti ci vuole qualcuno di fisico che possa risolvere la situazione di testa. È andata così, Petagna è stato bravo anche a dare una mano in fase difensiva. Se avessimo gestito meglio la superiorità numerica avremmo potuto chiuderla prima, onore alla Salernitana che ha fatto una grandissima partita e l’ha tenuta in bilico fino alla fine. Complimenti ai miei giocatori che sono riusciti a portarla a casa anche se è stata una sfida più fisica e con minore qualità”. Sulla bontà della rosa: “Orgoglioso di essere entrato in questo gruppo, fatto di gente seria anche dal punto di vista caratteriale. È gente che regge botta quando si alza l’asticella, che gestisce le pressioni che il nostro meraviglioso pubblico ci dà. Ieri ci hanno dato una dimostrazione d’affetto, d’amore incredibile”. C’è spazio anche per un retroscena: “La mia esultanza a fine gara? Ho fatto un cenno a mio figlio in tribuna, è venuto da Milano per sostenerci. Gli avevo detto: che vieni a fare, non c’è nessuno dei nostri. Ma è voluto venire lo stesso. L’espulsione di Koulibaly? Per me è al limite, l’arbitro ha deciso così e la trattenuta un pochino c’è stata, anche se la palla andava via. Giusto che abbia deciso l’arbitro, noi dobbiamo saperci adeguare e soffrire senza di lui, oggi l’abbiamo fatto. Abbiamo fatto il Napoli, ci siamo vestiti da Napoli in maniera corretta. L’abbiamo riempita bene questa maglia”. Infine un elogio delle cosiddette ‘seconde linee’: “Dici e ridici certe cose, poi bisogna dare dimostrazione della verità di ciò che si dice: in questo gruppo sono decisivi anche i calciatori che giocano meno, stasera c’è voluto un episodio ma l’abbiamo confermato un’altra volta”.