VITTORIO RAIO
Si sa da giorni che lo Juventus stadium sarà occupato SOLO da tifosi della Juve in occasione della partitissima con il Napoli capolista. Ottima… organizzazione quella di vietare ai fans partenopei di accedere nell’impianto anche se provvisti di tessera del tifoso. Una tessera che è servita solo a riempirsi la bocca (come quando, tronfi, si minaccia la famosa “tolleranza zero”) per nascondere agli occhi dei creduloni e dei fessi l’inadeguatezza dello Stato ad affrontare il problema-violenza. Tutti i giorni nelle strade e nelle case, negli stadi quando si gioca. A tal proposito, va ricordata una frase di Malagò: “Che tristezza senza tifosi del Napoli a Torino…”.
Dunque uno stadio tutto juventino, riempito solo da gente affascinata dalla Vecchia Signora. Solo bianconeri sugli spalti: speriamo che in campo non si aggiunga anche l’arbitro.
Inoltre, stamane, leggo sull’autorevole Corriere dello Sport: “Juve-Napoli. Il mondo vi guarda”. Bel titolo, significativo. Un titolo, però, che mi riporta ad un recente passato, che mi ricorda la sfida a Pechino per la Supercoppa italiana tra la Juventus e il Napoli. Era il 2012. Quel giorno sei arbitri italiani, condotti da Mazzoleni, decisero che quella coppa doveva vincerla la Juventus. Sempre il Corriere dello Sport il giorno dopo titolò “Vergogna”. A distanza di anni, si ricorda il trofeo vinto dalla Juventus, ma non il modo in cui vinse con la complicità di Mazzoleni e compagni, grazie alle assurde decisioni della sestina arbitrale.
Quel giorno il Napoli si rifiutò di partecipare alla sceneggiata della premiazione e alcuni scrissero che il Napoli aveva dato un pessimo esempio, una brutta immagine del calcio italiano al popolo di Pechino e a tutto il mondo collegato in diretta. Dimenticarono quei meschini che lo dissero e lo scrissero che quel giorno il calcio italiano ne uscì mortificato e umiliato non tanto per la decisione del Napoli di non partecipare alla premiazione-farsa quanto perché al mondo facemmo capire che in Italia, a volte (o spesso?) i trofei vengono assegnati al di fuori del campo.
Alla luce di quell’amaro e triste ricordo, non è che ci prepariamo, considerando l’attesa e la vestità mondiale dell’evento, a dare un’altra triste immagine del calcio italiano? Occhio alle decisioni dell’arbitro. Al di là di chi sarà il designato e occhio anche a quanto accadrà dopo, alle giornate successive al big match. Se dovesse vincere il Napoli allo Juventus stadium state pur certi che non si rassegneranno e faranno di tutto, proprio di tutto, per ostacolare la marcia del Napoli di De Laurentiis e di Sarri. Dai tempi di Sivori e Altafini, passando da quelli di Maradona e dal giorno vergognoso a Pechino, sino alle ultime direzioni (pessime) subite dal Napoli, ci sono decine e decine di episodi che creano solo nausea e vomito. A buoni intenditori…