Sei mesi per capire cosa serve al Napoli!

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Riflessioni su consigli, errori, prese di coscienza e considerazioni.

1) Si è chiuso male il 2013 per il Napoli: fuori dalla Champions e a meno 10 in campionato dalla Juventus. Ieri, hanno vinto tutte quelle di testa: Juventus, Roma, Fiorentina, Inter e Verona. Natale amaro per Benitez, come ha titolato il “Corriere dello Sport”.  Si potrebbe obiettare: il Napoli è a più 3 rispetto allo scorso torneo. Giusto, ma è davvero poco consolante. Di fatto, è a meno 10 dalla Juventus e a meno 5 dalla Roma. E la Fiorentina si è riavvicinata. Benitez sostiene che il campionato è una maratona, una lunga maratona. Anche questo è giusto. Resta, però, che dopo 51… chilometri (ovvero i punti a disposizione in 17 incontri) il Napoli ha già 10… chilometri di svantaggio rispetto a chi è in testa, ovvero la Juventus che come organico, come società, come forza dentro e fuori del campo, come stadio è più forte del Napoli. Per non parlare dello scontro diretto che al momento favorisce la squadra di Conte.

2) Gestione infortuni. Anche Reina ha accusato una ricaduta dopo Hamsik. Leggo che c’è aria di polemica. Benitez farebbe bene a valutare meglio il rientro dei calciatori reduci da infortuni più o meno seri, ricordando che qualche dubbio lo si è avuto anche per Maggio, Higuain, Zuniga e Hamsik. A Behrami, invece, bisogna soltanto fare un grandissimo applauso. Pare che anche lui non goda di una condizione fisica splendida, eppure da condottiero quale è si sacrifica e va in campo. Ha una forza di volontà come quella di Albiol: gente che non si arrende mai.

3) Perché decidere a dicembre di fare a gennaio, con maggiori difficoltà ( di strategie e di valutazioni economiche) quanto chi di dovere avrebbe potuto e dovuto fare, con maggiore serenità, a luglio e ad agosto? Soprattuto considerando la totale disponibilità di De Laurentiis ad intervenire, a rendere ancora più competitivo l’organico.

4) Noto che tanti cosiddetti opinionisti ora dicono e scrivono che servono gli esterni bassi, un difensore, un centrocampista incontrista. Complimenti! Hanno impiegato sei mesi per capirlo. Proprio come Benitez. I primi, a luglio e ad agosto, sono rimasti affascinati, ammaliati e plagiati dal tecnico spagnolo e non hanno guardato con attenzione l’organico. Il tecnico pluridecorato, probabilmente, ha avuto un eccesso di autostima. Alla Zeman. Nessuno, quindi, ora dia colpe a De Laurentiis che voleva migliorare l’organico già a luglio. Gli fu detto: va bene così. Benitez: “De Laurentiis mi ha accontentato in tutto”.

5) A Sky, nel prepartita, ecco cosa hanno detto Costacurta, Panucci e Ugolini. Costacurta: “Mercato del Napoli? A gennaio i bravi calciatori se li tengono. Io preferisco tenermi Paolo Cannavaro”. Panucci: “Strano che Paolo Cannavaro non giochi nel Napoli. Ha fatto mezza partita, ma mai ha fatto mezza polemica. E quelli che giocano al suo posto non gli sono superiori”. Ugolini: “Unica nota stonata è la gestione di Paolo Cannavaro”.

6) La febbre di Cannavaro? Probabilmente gli è salita dopo i tanti riscaldamenti a bordo campo che Benitez gli ha fatto fare durante le partite senza poi mai utilizzzarlo…

7) Si parla della cessione di Armero. Magari è stato pagato troppo (come Inler), ma certamente non è un bidone. E’ solo utilizzato male, fuori ruolo. Come Maggio. Lo sostengo da luglio: il Napoli non può giocare con due esterni alti impiegati da bassi.

8) C’è chi dice: ora Raio critica il Napoli. Le critiche le ho mosse anche in altri periodi (Juventus più forte del Napoli quando tutti sostenevano che il Napoli era da scudetto; Inler non vale quanto è stato pagato; non sono stati acquistati calciatori che avrebbero fatto al caso del Napoli senza eccessivi esborsi; Britos è alto, ma non all’altezza del Napoli…). Ciò premesso, da luglio in poi, non sto muovendo critiche. Le critiche le si fa dopo aver visto un quadro, un film, dopo aver ascoltato una canzone, dopo aver visto una partita… Io, prima che il Napoli iniziasse a giocare, ovvero già a luglio, diedi alcuni consigli. Pubblicamente e privatamente. Il Napoli non aveva e non ha esterni bassi di difesa, non ha un incontrista (Behrami a parte), ha pochi elementi a centrocampo dovendo affrontare tre manifestazioni, al Napoli mancava e manca un centrale difensivo di valore. E non avrei mai immaginato di vedere il Napoli colpito dal caso-Cannavaro e da tanti infortuni. Parlai già a luglio e nei mesi successivi nell’esclusivo interesse del Napoli. Erano consigli, non critiche. Allora, come ora. E i fatti, purtroppo, mi stanno dando ragione. Io non faccio altro che ricordare quanto detto. Chi vuol sostenere il contrario sulle presunte critiche, è libero di farlo, ma dà il suo biglietto d visita: ottuso o in malafede. Capre, per dirla alla Sgarbi.

9) Come mai Britos e Inler, nonostante stiano bene fisicamente, non sono più titolari inamovibili? Se giocano, spesso, fanno danni o sono da 5 in pagella. Se non giocano dimostrano che quanto da me detto aveva almeno un minimo di fondamento.

10) Diego Lopez,  allenatore del Cagliari e mancato “alunno” di Benitez a Castelvolturno nei giorni scorsi (altri tecnici sono stati a “lezione” dal tecnico spagnolo), ha dimostrato di non aver poi tanto da imparare. Se l’è cavata bene contro il maestro Benitez. Magari sarà stato il maestro che avrà fatto tesoro di quanto ha vissuto in terra sarda.

11) Da luglio in poi, la sfortuna è compagna del Napoli:  tantissimi  gli infortuni, alcuni gravi e il modo (unico nella storia della Champions League) di uscire dalla manifestazione europea da parte degli azzurri (fuori, nonostante i 12 punti realizzati). Nel 2014 cambierà qualcosa o più di qualcosa? Lo speriamo tutti. E’ l’augurio che ci facciamo noi che amiamo il Napoli e che va fatto a De Laurentiis impegnatissimo nella crescita del club. Merita ben altri traguardi per la passione che ha e per quanto sinora  ha investito.