Sarri: “Scudetto? Non se ne parla. Insigne spiegherà il suo gesto ai compagni”

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Maurizio Sarri parla al termine della partita del Napoli contro il Palermo: “Scudetto? E perché dovremmo pensarci? Per Napoli è stato un problema per anni, inseguire gli eccessi in senso positivo o negativo. Non siamo ancora a metà del girone d’andata, quindi certi discorsi mi sembrano del tutto fuori luogo. Per noi è estremamente difficile caricare e ricaricare continuamente, abbiamo un’altra partita da preparare ora, quindi guardiamo avanti”. Quindi sullo sfogo di Insigne al momento della sostituzione: “Non scherziamo, nessun caso. Anzi, per me è positivo che un giocatore non voglia essere sostituito. Io sinceramente ho un’età per cui certe cose non mi fanno né caldo né freddo. Ne parlerà con i compagni, è a loro che dovrà dare spiegazioni ed eventualmente chiedere scusa. Se giocano così incazzati magari è anche meglio. Se Mertens entra così arrabbiato e segna, va benissimo così”. Quindi sulla gara col Palermo: “Probabilmente dovevamo chiuderla prima, dopo il terzo palo mi sono preoccupato ma nel complesso abbiamo fatto una buona prestazione. Mertens? Pensava di poter partire dall’inizio e ha avuto una piccola reazione. Insigne invece ha mancato di rispetto ai compagni, soprattutto a quelli che non sono entrati in campo, e mi dispiace di questo. Mi fa specie, però, che anziché parlare della settima vittoria nelle ultime otto gare si pensi a possibili casi o situazioni spinose”. Infine una rivelazione sul prato del San Paolo: “Ha preso una malattia, un piccolo fungo. La sensazione visiva era peggiore rispetto alla gara con la Fiorentina, ma le condizioni erano peggiori in quella circostanza. Mi auguro che per la prossima la situazione sia completamente migliorata. Piuttosto sono preoccupato per il nuovo pallone invernale, dovremmo sceglierlo noi allenatori e calciatori. Vorrei conoscere chi lo ha inventato. Il futuro? Dico la verità, l’unica perplessità che ho è che non possiamo più allenarci. Dall’1 settembre al 15 novembre i calciatori fanno 27 giorni in nazionale, in queste condizioni fare allenamento è impossibile. In più ci sono anche le rose ridotte. Quello della tenuta fisica per noi è un problema reale, ma spero di sopperire con la tenuta mentale”.