San Paolo, approvata la delibera sul progetto del Napoli: servono modifiche entro 45 giorni

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La Giunta comunale ha approvato oggi una delibera a firma dell’Assessore Ciro Borriello riguardante la presentazione dello studio di fattibilità – a valere quale progetto preliminare –  presentato da Filmauro srl  in accordo con la Società Sportiva Calcio Napoli s.p.a ai sensi della Legge 147/2013. Come si ricorderà la Società Sportiva ha presentato al Comune di Napoli uno studio di fattibilità che è stato istruito ed esaminato dall’Amministrazione comunale che ha ritenuto di non poter esprimere l’interesse pubblico sulla proposta che andrebbe quindi rimodulata. Come si legge nell’atto approvato oggi “le risorse economiche destinate effettivamente alla riqualificazione dello stadio ammontano a poco più di 14 milioni di euro e sono dirette a finanziare interventi di manutenzione e di rifacimento degli impianti, oltre alla riduzione della capienza da 60.240 a 41.000 posti. La riduzione della capienza proposta dalla Società Sportiva Calcio Napoli, in particolare nei settori più popolari, è anch’essa  conseguenza di valutazioni economiche e di mercato che, seppur legittime, rischiano di escludere dallo stadio una parte notevole di tifosi proprio da quelle partite di cartello che più delle altre infiammano la tifoseria partenopea, notoriamente e tradizionalmente tra le più appassionate del mondo.  La proposta avanzata, sotto il profilo economico, prevede, a fronte della esecuzione delle opere innanzi descritte, la concessione esclusiva dell’impianto per 99 anni; per l’intera durata della concessione, non è previsto il pagamento di alcun canone in favore del Comune. Alla durata della concessione ed alla mancata previsione di un canone in favore dell’Amministrazione per l’intero periodo di durata, la proposta della Filmauro spa per conto della SSC Napoli “determinerebbe un effetto non dissimile da una improponibile cessione gratuita”. L’Amministrazione, chiamata a pronunciarsi ai sensi della legge 147/2013 ha ritenuto con l’atto deliberativo odierno “che, in virtù delle considerazioni sopra espresse, allo stato, non possa essere dichiarato il pubblico interesse dello studio di fattibilità”. Comunque l’ Amministrazione ritiene opportuno perseguire l’obiettivo di una corretta collaborazione con il Napoli in modo da addivenire ad una soluzione che consenta di soddisfare, nel contempo, le esigenze della squadra che rappresenta la città e gli interessi pubblici coinvolti nel procedimento e, pertanto, con questo atto approvato oggi ha invitato la Filmauro srl e la S.S.C.N. spa a riformulare lo studio di fattibilità elaborando una proposta maggiormente rispondente agli interessi sia della città che dei tifosi e per tale motivazione l’ Amministrazione ha ritenuto di dover assegnare loro un ulteriore termine di giorni 45. Come si legge nella deliberazione della Giunta de Magistris “tale andamento delle procedure determina seria preoccupazione operativa  considerato  che lo stadio necessita di non più differibili interventi di riqualificazione e di ammodernamento; pertanto, per l’ipotesi di mancata riformulazione dello studio di fattibilità o di mancata rispondenza del medesimo all’interesse pubblico, l’Amministrazione ha dato mandato al Servizio Progettazione Realizzazione e Manutenzione Impianti Sportivi di provvedere alla elencazione delle opere necessarie alla riqualificazione dell’impianto ed alla quantificazione dei relativi oneri economici e quindi  “di attivare linee di credito presso la Cassa Depositi e Prestiti e il Credito Sportivo;  di avviare i procedimenti per la sponsorizzazione dello stadio, per lo sfruttamento pubblicitario degli spazi esterni, per la sponsorizzazione dei sediolini, per l’affidamento delle attività economiche connesse all’utilizzo dello stadio, per la implementazione di tali attività, se del caso previa riconversione ed affidamento ad operatori economici privati degli spazi interni  “ed infine di programmare la gestione a reddito dell’impianto, da destinare ad arena cittadina per lo svolgimento di attività sportive e manifestazioni canore e culturali di grande richiamo”.