Questore Udine: Atto delinquenziale che non c’entra con i veri tifosi

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Grave il bilancio degli incidenti che si sono scatenati all’esterno del Friuli prima della partita. Sette persone – di cui tre agenti di Polizia – sono stati feriti. La conferma arriva dal Questore di Udine, Giuseppe Padulano. Questa la ricostruzione. Gli episodi sono stati causati da un gruppetto di delinquenti in più punti dello stadio. Simile la dinamica: il gruppetto scendeva da due pullmini e aggrediva, con mazze e spranghe, i sostenitori friulani che si recavano allo stadio. Il gestore del Bar ‘Ai Rizzi’ è stato colpito ad un braccio, tre tifosi hanno riportato ferite guaribili tra gli otto e i quindici giorni, per ferite da arma da taglio e altri oggetti contundenti. Nei successivi tafferugli, tre agenti hanno riportato ferite lievi. Un furgone ha poi preso l’autostrada per fare rientro a Napoli. È stato inseguito e i componenti fermati dalla Polizia e portati in Questura per essere interrogati all’aera di servizio di Gonars (Udine) dell’autostrada A4, Venezia-Trieste (dieci i fermati). Dinamica, insomma, che fa pensare ad un atto che poco c’entra con la partita. “Gli scontri – dice Padulano – sono stati causati da una sparuta minoranza. Alcuni di loro non erano interessati alla gara. Dopo il ‘raid’ stavano rientrando a Napoli. I seimila che erano al Friuli non hanno creato problemi”. L’Osservatorio del Viminale, intanto, ha già fatto sapere che esaminerà la vicenda nella prossima riunione. Si temono forti ripercussioni per le prossime trasferta.