Presentato Jorginho: “Contento di essere in una grande, posso giocare in tutti i ruoli”. Presentata anche la nuova mimetica

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Jorginho è stato presentato ufficialmente oggi al centro tecnico di Castel Volturno. Il brasiliano indossa la nuova maglia che sostituisce la camouflage con inserti gialli. L’introduzione è di Alessandro Formisano, head of operations del Napoli: “E’ la quarta maglia che presentiamo, un dato unico per questa società. Si chiama extreme, sarà nei negozi nel mese di febbraio e poi sarà utilizzata in campo. C’è l’azzurro e c’è il giallo della terza maglia. Non abbiamo mai ricevuto una diffida: nessuna azienda ha mai richiesto nulla. Non c’è stato alcun soggetto austriaco che ci ha chiamato in causa. Abbiamo interpellato l’azienda e ci ha negato tale eventualità. E’ estranea ai fatti. Questo è un tema presente nella moda”. Comincia la presentazione.

Cosa l’ha colpita dell’ambiente Napoli?
“Mi ha colpito l’accoglienza che ho avuto. Sono stato veramente bene”.

Le danno fastidio le voci su un secondo centrocampista?
“Sono venuto consapevole delle mie qualità. Cercherò di dare il mio contributo a questa grande squadra. Darò il massimo. Se il Napoli crede che ne serva un altro, sono contento che ci sono anche io”.

Qual è il suo ruolo preferito?
“Ho imparato a farli tutti. Mi piace giocare centrale e gestire la squadra”.

Quali sono i suoi obiettivi. La nazionale italiana lo è?
“Credo che il traguardo del Napoli sia la prossima partita, cerchiamo di vincere. Poi faremo i conti.La nazionale è una conseguenza del lavoro fatto: proverò a fare il massimo, poi toccherà a Prandelli fare le sue scelte”.

A Verona lei è stato rigorista. Potrà tirarli anche qua?
“Non ne ho parlato con Benitez. C’è già uno in squadra, io penso solo a giocare”.

Ha un modello di  giocatore?
“Non ne ho uno in particolare. Ho sempre cercato di imparare da Pirlo e Xavi. Il numero 8 mi è sempre piaciuto e a Napoli ha sempre portato bene”.

Sa giocare con i due mediani?
“Sto imparando i movimenti, Benitez mi ha parlato tanto tatticamente delle coperture da fare”.

Ha parlato con Inler e Dzemaili?
“Parliamo sempre del bene della squadra. Mi aiutano a capire i meccanismi della squadra”.

Si sente pronto per sabato con il Chievo?
“Devo continuare a fare il mio lavoro, imparando con umiltà. Contro il Chievo, sono pronto. Sto imparando i movimenti, se Benitez vuole, cercherò di essere pronto”.

Come sarà la sua fase d’interdizione?
“Cerco di supplire la mancanza di forza con una lettura della giocata in anticipo”.
Come giudica la lotta scudetto?
“Pensiamo soltanto al Chievo. Lo ripeto”.

Quali altri giovani del calcio italiano le piacciono?
“Il più bravo è Berardi, ha fatto quattro gol al Milan: è un ’94. Io non mi cullo sugli allori e voglio sempre crescere”.

Cosa ha provato durante Verona-Napoli?
“Prima non sapevo dell’interessamento del Napoli: è successo dopo. E’ un orgoglio essere cercato dalle grandi  squadre”.

Quale è il suo bilancio dei primi giorni?
“Mi sono trovato bene con i compagni. Ci sono grandi campioni. Non vedo l’ora di giocare al San Paolo. Sarò tranquillo.

Perché ha scelto il Napoli. Vuole vincere?
“Io non gioco per perdere, non dobbiamo pensare a tutto insieme. Affrontiamo una cosa alla volta”.

Le piace Hamsik. Può giocare mezz’ala?
“E’ un ruolo che ha fatto a Verona. Posso farlo, ma mi sento a suo agio facendo il regista”.

Si sente più Behrami o Inler?
“Io sono Jorginho e devo rimanere me stesso. Ho legato subito con i brasiliani, mi hanno portato già a cena”.

E’ tra i primi tre d’Italia per il numero di passaggi riusciti. Vuole prendere per mano il Napoli?
“Sono arrivato per fare il mio lavoro. I numeri contano, devo continuare a lavorare”.  jorginhofirma