VITTORIO RAIO
Se si dà uno sguardo alla classifica si fa fatica a comprendere come il Napoli visto ieri sera al San Paolo possa occupare una posizione centrale e non di vertice, tale è stato il dominio assoluto che gli azzurri hanno avuto per i novanta minuti sulla Lazio: surclassata, devastata, disintegrata, annullata al di là del risultato (un altro 5-0 dopo quello rifilato al Bruges in Europa League, un’altra manita!).
Dopo la partita con i belgi dissi che l’aspetto che mi aveva maggiormente impressionato era stato il pressing a tutto campo nonostante il Napoli stesse vincendo sul 5-0. Aspetto che aveva denotato una condizione fisica eccellente. Tale aspetto è stato confermato contro la Lazio del povero Pioli. Al di là del rendimento fisico (azzurri quasi sempre primi sul pallone), al di là della serata particolarmente ispirata di tanti dei calciatori dell’ottimo Sarri, vanno evidenziati altri momenti che hanno consentito al Napoli di umiliare la Lazio: pressing a tutto campo e per tutta la gara (di conseguenza meno rischi per Reina e per la fase difensiva in quanto gli avversari non riuscivano a costruire trame); gran movimento senza palla; sfruttate in modo eccezionale le fasce; quasi tutte le giocate sono state fatte con uno-due tocchi. E La Lazio è andata in barca, non ha capito quasi niente di quanto le stava capitando. E con i calciatori anche Pioli è andato nel pallone. Dovrebbe essere lui il primo a mettersi sul banco degli imputati per la clamorosa sconfitta che questo tecnico, dal sorriso facile e ironico quando vince e dal volto deprimente quando viene colpito da una grandinata di palloni, non dimenticherà facilmente.
Ora, bisogna restare con i piedi ben saldi ed avere equilibrio nei giudizi. Occorre evitare di passare dalla fase di negatività a quella di esaltazione, dall’essere i più scarsi a diventare i candidati più autorevoli per lo scudetto. Modus in rebus. E prima di pensare a Napoli-Juventus di sabato sera al San Paolo, occhio all’impegno di dopodomani sera contro il Carpi. Guai a sottovalutarlo, a pensare di andare lì e fare una passeggiata. Spetterà a Sarri decidere se dare un po’ di riposo a qualcuno, se portarlo inizialmente in panchina. Tante gare in pochi giorni possono incidere sul fisico anche se c’è chi dice che, soprattutto quando si vince, la fatica non si avverte, anzi c’è sempre voglia di ritornare in campo.
Un’ultima considerazione già fatta ieri sera ai microfoni di Radio Marte: peccato per chi ha deciso di non venire al San Paolo per Napoli-Lazio. Si è perso una delle più belle ed emozionanti partite degli azzurri degli ultimi anni (primo tempo da cineteca del calcio). Meritatissimi applausi a scena aperta per Sarri e per la squadra: il Napoli ha stravinto e la Lazio ha visto il pallone solo quando finiva alle spalle di Marchetti!