Castelvolturno – Gli esami non finiscono mai. Michele Pazienza sottoscrive in pieno il grande Eduardo. “A noi ne mancano nove”. Che poi sono finali, secondo il gergo di Mazzarri: “Cominciamo ad affrontare la prima”. Giovedì di scena c’è la Juventus: “Ma non credo ad una squadra in crisi. Hanno campioni e vanno affrontati con il massimo rispetto”. Il momento – infatti – è delicato: “La buona prestazione di San Siro è importante, cancella le sconfitte di Bologna e Fiorentina. Soprattutto al Dall’Ara non siamo stati all’altezza, adesso – però – siamo in un punto della stagione in cui bisogna tornare alla vittoria”. C’è lo sprint finale: “Abbiamo il dovere di crederci. Il girone di ritorno è sempre più difficile, ma il Napoli c’è”. Bisogna sbloccarsi in zona gol: “Purtroppo è un periodo in cui gira male, mi auguro possa passare già giovedì”. Anche Pazienza può contribuire: “Ma il mio primo compito è limitare l’avversario che mi viene dato in consegna. La marcatura ad uomo prevede concentrazione e applicazione”. Dopo Snejider e Seedorf, potrebbe toccargli Diego: “Vedremo cosa deciderà Mazzarri. Io sono pronto”. Del resto, è la sua migliore stagione in azzurro: “Personalmente sì. Il calore e l’affetto dei tifosi rappresentano uno stimolo continuo”. A cominciare da giovedì. Pazienza c’è. La Juve è avvisata. “Poi c’è anche il Catania. Dobbiamo sfruttare il doppio turno casalingo al San Paolo”.
Pasquale Tina