Massimo Paganin parla a Marte Sport Live: “La vittoria di ieri col Palermo e come è arrivata è il segno di una crescita ed è questo un aspetto fondamentale per costruire la giusta mentalità: i cali di tensioni non ci possono mai essere, il Napoli ha vinto largamente ma non è mai facile vincere. C’è qualcuno che già si propone come alternativa, la squadra ieri è uscita dagli spogliatoi con il piglio giusto e l’ha chiusa praticamente subito. Ha fatto bene visto le recenti esperienze negative in coppa. La mentalità vincente si costruisce così, Conte chiedeva aggressione alta e difesa collettiva, dietro la linea della palla, quando il Palermo attaccava, anche sul 3-0. Ngonge e Rafa Marin? Lo spagnolo deve adattarsi un po’ meglio al nostro calcio, i titolari sono più avanti rispetto a lui. Conte sa di poter contare su una rosa profonda, davanti Lukaku è insostituibile, perché Simeone ha altre caratteristiche. Ma poi ci sono Neres, Ngonge, Politano, Kvara e avere coppie di esterni così forti penso che in Italia pochi hanno tanti calciatori di qualità. Il Napoli è molto coperto, anche in linea mediana dove c’è pure Gilmour che è un’alternativa molto valida a Lobotka, che in passato non ha mai avuto un cambio testuale. Inter e Napoli le favorite per lo scudetto? Il Napoli deve eliminare un gap di 41 punti dai nerazzurri, però si può ripartire dalla mentalità dello scudetto di due anni fa e poi c’è il lavoro di Conte che conta eccome. In più il Napoli ha meno gare da giocare. E questo favorisce Conte che, specie al primo anno ha bisogno di lavorare molto con i calciatori, sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale. In assoluto il Napoli può essere quell’outsider che lotta sino alla fine per il titolo. Le parole di Giuntoli? Come fanno spesso alla Juve spostano la pressione sulle spalle degli altri per sottrarne un po’ da se’ stessi. La Juve parte sempre per vincere e quindi è nel lotto delle squadre in lizza per lo scudetto”.