Impossibile parlare sempre di coincidenza. Il Napoli commette sempre gli stessi errori e si conferma un’incompiuta, almeno in campionato. L’occasione era propizia: gli azzurri dovevano vincere a Livorno per accorciare nei confronti della Roma, ma il complesso con le piccole è tornato a fare la voce grossa. La partenza contro i toscani è buona, il copione – però – è lo stesso ammirato con il Genoa, giusto per citare l’ultimo esempio. La squadra di Benitez subisce gol alla prima occasione e ha l’aggravante di non riuscire a trovare il secondo gol nella ripresa. L’errore di Duvan – sull’assist di Mertens – aumenta i rimpianti per l’assenza di Higuain che non ha un sostituto all’altezza. Pandev, infatti, ha guadagnato il rigore trasformato poi da Mertens, il migliore del Napoli, ma non ha inciso più di tanto proprio come Hamsik. Il pari del Livorno è nato dalla solita disattenzione conclusa con l’autorete di Reina che poi si riscatta su Paulinho. Il Napoli ci prova senza troppa convinzione nella ripresa: la circolazione di palla è troppo lenta. Finisce così. L’amarezza è tanta.
LIVORNO (3-5-2): Bardi; Ceccherini, Emerson, Coda; Mbaye, Benassi, Greco (38’ st Duncan), Biagianti, Mesbah; Paulinho (46’ st Castellini), Belfodil (32’ st Emeghara). A disp. Anania, Aldegani, Piccini Gemiti, Valentini, Bartolini, Rinaudo, Mosquera, Borja. All. Di Carlo.
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik (37’ st Duvan), Mertens; Pandev (25’ st Insigne). A disp. Colombo, Contini, Henrique, Reveillere, Radosevic, Dzemaili, Bariti. All. Benitez.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo
RETI: 32’ pt Mertens rig, 39’ pt aut. Reina
NOTE: ammoniti Benassi, Mbaye, Britos. Angoli 4-4.