Napoli: Crollato Muro Di Ex Monastero

671

Tragedia sfiorata questa mattina ai Tribunali, cuore del centro storico di Napoli. Due volte all’interno del chiostro del monastero della chiesa di San Paolo Maggiore hanno cenduto. Sul luogo del cedimento si stavano effettuando lavori di ristrutturazione e 5 operai sono rimasti coinvolti. Due di essi sono andati in ospedale, uno in codice rosso al Cardarelli. Per altri tre, invece, non ci sono state conseguenze. La ditta che stava eseguendo i lavori era in regola con tutte le autorizzazioni e norme in materia di lavoro. I vigili del fuoco hanno scavato con le mani, con il pericolo di ulteriori crolli, in quelli che vengono definiti «momenti interminabili». Domenico Caputo, vice dirigente dei Vigili del fuoco, racconta le operazioni di soccorso dell’operaio che è rimasto sotto le macerie. «Abbiamo trovato l’operaio sepolto e altri due che erano stati sbalzati fuori – racconta – abbiamo scavato con le mani perché c’erano situazioni pericolanti e utilizzare mezzi meccanici avrebbe comportato delle vibrazioni e quindi il rischio di altri distacchi». È presto per individuare la causa del crollo che si è verificato stamattina nell’ex monastero San Paolo di Napoli ma, secondo il geometra dell’ufficio Sicurezza Abitativa del Comune di Napoli, la pioggia e un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio potrebbero aver generato il cedimento.