VITTORIO RAIO
Come ho detto nell’immediato dopopartita nel collegamento con Radio Marte, sgombrando il campo da ogni possibile diversa interpretazione, il principale colpevole della sconfitta a Udine è il Napoli. Da Sarri (che diversamente rispetto a Benitez si è assunto la responsabilità dello stop) agli azzurri, nessuno escluso.
Ciò premesso e ribadito, oggi si assiste al tiro al piccione. Il piccione è il Napoli. Lo si evince dalle parole di tanti, dagli scritti di altri. E nelle parole e negli scritti si denota, talvolta, anche un pizzico di piacere. Ognuno, oggi, si diverte come può, magari dopo aver sofferto, e tanto, per i dolori causati dall’indigestione di… wurstel e kartoffeln a Monaco di Baviera in occasione di Bayern-Juventus.
Il Napoli ha toppato. Come squadra e come singoli. Errori incredibili da parte di Ghoulam, Gabriel, Albiol, Jorginho, Koulibaly, per non parlare di Hamsik presente-assente, di Insigne che fa sbagli non da.. Insigne, soprattutto in avvio di gara. Da netto rimprovero anche il nervosismo di Higuain soprattutto sul primo giallo preso. Sul secondo, beh, c’è da fare qualche osservazione sulla direzione di Irrati e tra l’altro, io ho visto Irrati avanzare verso Higuain e Higuain mettere le mani in avanti a protezione.
Ci saranno anche stati tutti gli errori e le colpe del Napoli, ma da anni e anni non vedevo (e stavolta non mi riferisco solo a partite della Juventus!) un arbitro assegnare e mostrare in 90 minuti due rigori, sei cartellini gialli e un rosso, allontanare l’allenatore e fischiare sempre a danno della stessa squadra ben due fuorigioco inesistenti. Irrati mi ha ricordato il Mazzoleni di Pechino nella Supercoppa del 2012: non sapeva più cosa fare per fermare il Napoli e agevolare la Juventus. Il Corriere dello Sport, il giorno dopo, titolò: “SUPER VERGOGNA” mostrando la foto di alcuni degli arbitri della sestina con questa riga a chiudere: “La partita l’hanno decisa loro”.
Vero, i nervi vanno sempre tenuti ben saldi, in quanto professionisti e per evitare di farsi ulteriormente del male, ma quando noti che negli ultimi tempi ci sono state decisioni da due pesi e due misure, forse un po’ di nervosismo (riconosciuto anche da Mario Sconcerti) ci può stare. Sono, siamo uomini. Magari in quel momento ti passano nella mente immagini di quanto capita nelle partite della Juventus e il cervello va (colpevolmente) in tilt. Non deve andare, ma va.
Nessuna giustificazione per il Napoli, ma non la merita neanche Irrati. Non voglio discutere i due rigori, ma la gestione dei cartellini (ben sei contro il Napoli!) qualcosa deve pur significare, qualcosa ti fa certamente capire… Roba da record, roba da far pensare cose che non dovremmo pensare. Non bastasse, ora si attende il referto di Irrati. C’è il rischio che Irrati non faccia il… Rizzoli. Rizzoli ha accettato la… fronte di Bonucci, il suo atteggiamento minaccioso facendo capire che un tale deprecabile atteggiamento è accettato, anche da un arbitro che ha diretto la finale di un mondiale. Senza dimenticare Calvarese che ha accettato le… paroline di Zaza durante Juventus-Empoli. Come si comporterà Irrati, continuerà a fare il duro, l’integerrimo? In tale caso, nasce spontanea la certezza che tutto è sempre e comunque solo contro il Napoli, un Napoli che è sempre il primo a pagare e il primo a dover dare esempi. Un Napoli che, con tutti i limiti, evidentemente dà fastidio lassù in classifica, preoccupa, va bloccato. Anche se, e va detto, ci ha pensato soprattutto il Napoli a… fermarsi a Udine. Se il referto sarà quello che alcuni temono, il Napoli perderà Higuain, il suo bomber, per varie giornate nel momento-clou del campionato.
Momento-clou che toccherà l’apice il 25 aprile in occasione di Roma-Napoli, tra quattro giornate. Riflettete, gente, riflettete. E farebbe bene a riflettare anche Higuain. Un vecchio adagio recita: quando stanno cercando di farti un… servizio, non agitarti per non dare più soddisfazione al… nemico. E lui si è agitato molto, troppo. Nervosismo che potrebbe favorire ulteriormente le manovre anti-Napoli.
Il 14 marzo in questo blog scrissi: “Attaccare la Juventus (anche) per tenere a distanza la Roma”. Resta valido, validissimo considerando che l’ultimo misfatto, forse, non si è ancora compiuto. Dipenderà da Irrati che ha causato l’ira del Napoli e dei tifosi al di là della sconfitta.
Un consiglio al Napoli. Resti unito, faccia sempre di più gruppo e dia il massimo in queste ultime giornate. Lo ripeto: puntare il primo posto per difendere il secondo, la Champions diretta, per non dare altri sfizi ai nemici ed alla Roma. Una stagione straordinaria, per i risultati e per il gioco espresso, non sarà certamente macchiata da una giornata di assenza fisica e mentale, ma il Napoli concluda la stagione da Napoli.