Mazzarri: “Questo Napoli è la squadra più competitiva che abbia mai allenato, non fisso obiettivi”

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Walter Mazzarri parla alla vigilia dell’Atalanta.

Come sono stati i suoi primi giorni. E’ la squadra più forte che ha allenato?

“Sono emozionato dopo 23 anni di carriera. Devo stare attento a come parlo, mi dicono altrimenti che mi lamento. Ho dormito 12 ore al giorno e sono stato bene. E’ la squadra più competitiva che io abbia mai allenato. Mi sono emozionato a vedere il Napoli di Spalletti. Ha espresso un calcio incredibile. Ringrazio il presidente che mi ha chiamato, vorrei allenare questi ragazzi per tutto il resto della stagione”.

Cosa ha detto alla squadra?

“Non ho vinto uno scudetto, ma qui ho conquistato una Coppa Italia. Probabilmente era logico pagare qualcosa dopo l’anno scorso a livello inconscio. E’ mancato qualche particolare che ha fatto la differenza. Ho studiato tanto e c’è stato un cambiamento particolare nel calcio. Questa stagione sarebbe stata difficile, io sono venuto per far capire alla squadra i pericoli. Gli avversari ci aspettano con attenzione e noi non dobbiamo sottovalutare niente”.

Cosa le ha chiesto De Laurentiis?

“Dico la verità. Ho un rapporto con De Laurentiis molto forte nel tempo. C’è stato solo l’equivoco per un paio d’anni quando me ne sono andato. Ci diamo del tu, la stima è reciproca”.

In che condizione ha trovato il Napoli fisicamente e psicologicamente?

“Sono nato per soffrire. Anguissa l’ho visto oggi per la prima volta. Non posso dirvi tanto, quando sono arrivato c’erano sette-otto giocatori titolari. Mi sono comportato come sempre, sarò qui a vigilare sul particolare. Ci sarà tempo per stare insieme, saremo sempre in ritiro. Capirò meglio”.

Come sta Osimhen?

“Ho avuto la sensazione di un ragazzo stupendo. E’ venuto in panchina e abbiamo parlato. E’ un generoso, mette sempre la squadra davanti. Sta tornando e sono contento”.

Il Napoli ha anche Raspadori e Simeone. Come sceglierà?

“Non mi piace dare vantaggi agli avversari. Raspadori e Simeone hanno caratteristiche diverse. Raspadori è tecnico e viene incontro, l’altro assomiglia più ad Osimhen. Farò valutazioni in base alla freschezza e alle caratteristiche degli avversari. L’Atalanta è una grande squadra, non voglio dare vantaggi ad un grande allenatore come Gasperini”.

Il Napoli non ha giocato sempre con la stessa intensità. Come mai?

“Dobbiamo aspettare un attimo, ne ho parlato pure con Pondrelli. Non sono in grado di rispondere e poi non criticherò mai un allenatore che ha lavorato prima di me. Aspettiamo e poi lavorerò”.

Cosa chi dice a chi la considera bollito?

“Se è buono – sorride – lo mangio anche io. Non rispondo a queste sciocchezze”.

Ripartirà dal 4-3-3?

“Ero molto considerato a Coverciano. Posso fare qualsiasi modulo. Mi chiamano per fare lezioni agli altri. Ho studiato un anno e mezzo, mi sono aggiornato. Posso giocare in qualsiasi modulo. Quando avrò la conoscenza diretta della squadra, deciderò di partita in partita e in generale. E’ chiaro che una squadra come questa che ha dato spettacolo, la farò giocare come ha sempre fatto. Poi quando sarò padrone della situazione, lo vedrete”.

Che ne pensa dell’Atalanta?

“Tutti lo sanno della difficoltà del calendario. Io mi sono sempre buttato senza pensare alle conseguenze. Quando venni a Napoli la prima volta, avevo partite proibitive da affrontare. Ricordo la Fiorentina, il Milan e la Juventus. Non mi sono posto il problema allora, non me lo sono posto adesso. Mi pare una situazione simile”.

Il Napoli può ambire allo scudetto?

“Il momento è complicato, non si possono fissare obiettivi. Dobbiamo migliorare gara dopo gara, poi tireremo le somme. In questo momento dobbiamo risolvere gli eventuali problemi rispetto all’anno scorso. La prima verifica sarà domani. L’Atalanta fa un tipo di calcio molto complicato. Per me, sarà una raccolta dati e sarò consapevole di alcune situazioni. Vedevo il Napoli in televisione, adesso comincio ad avere la percezione”.

Nella testa di alcuni calciatori c’era ancora lo scudetto. E’ possibile?

“Se non si comincia a rivincere, come parliamo di scudetto? Siamo a 10 punti dalla vetta, cominciamo a vincere le partite e poi vediamo. Non dobbiamo più perdere in casa”.

Vede delle somiglianze tra Osimhen e Cavani?

“Da fuori sembrano davvero simili. Ora comincerò a conoscere Victor. Le squadre devono avere un feeling con l’allenatore, così corri anche per lui. Quando lo chiedevo a Cavani, Edi rientrava e dava una mano. Osimhen mi dà quella sensazione”.

Cosa ha provato vedendo lo scudetto sulla maglia?

“Non riesco a fare una sviolinata. Racconto soltanto un episodio, ho visto uno spezzone del film che uscirà e mi sono venuti i brividi. Ho avuto la pelle d’oca, che altro posso aggiungere. Sono entusiasta di essere qua. Sapete perché andrai via. I napoletani che ho incontrato in Toscana hanno sempre dimostrato affetto nei miei confronti”.

Come si risolvono i problemi al Maradona?

“E’ un merito che mi prendo. Abbiamo fatto una grande scalata e il Napoli è sempre cresciuto. Questa è una piazza importante ed è rispettata in tutta Europa. Per me è una soddisfazione essere qui, ma anche una bella responsabilità”.

Quali saranno i suoi nuovi tre tenori?

“Attaccavamo 3-4-3 con Lavezzi, Cavani e Hamsik. Ricordate un centrale delle mie ex squadre, ne toglievo uno a volte, abbassavo Behrami davanti la diesa e passavo 4-3-3. I movimenti sono molto simili. Io ho sempre fatto i risultati, se non avevo giocatori veloci, dovevo proteggermi sulla profondità e quindi rimanevo a 3 dietro. Ma ripeto, qua nella ripresa ho spesso fatto il 4-3-3”.

Kvaratskhelia e Lavezzi sono simili?

“La posizione è quella. Le caratteristiche sono diverse. Il Pocho non rientrava come Kvara adesso. Non si possono fare paragoni. Il Pocho non aveva voglia di tornare, non aveva grande qualità organiche. Come ruolo in attacco, sono abbastanza simili”.

Sperava di tornare?

“Il mio ciclo probabilmente era terminato dopo il secondo posto. Sarebbe stato difficile replicare. Ero al quarto anno e dovevo puntare allo scudetto. Questo pensai nel 2013 ed ero convinto che non sarebbe stato facile”.