Mazzarri: “Il mio futuro? Lo dirò domani sera o tra due giorni”

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Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con la Roma: “Quest’estate dissi che avrei preso una decisione dopo 38 partite, ne manca una. Resto coerente, dirò la mia scelta e spiegherò tutto dopo la partita con la Roma. Valuterò i tempi: non so se subito dopo oppure dopo qualche giorno. Se gli schemi non sono fatti nei tempi giusti, cambia tutto. Se dico, dovete aspettare l’ultima, sarà così. Chiedo di essere rispettato: un allenatore quando decide di stare a scadenza di contratto, dovrebbbe essere apprezzato. Io potevo firmare un triennale e invece ho scelto diversamente. Ho il diritto di decidere: gli altri allenatori italiani hanno tutti il contratto, come ero io l’anno scorso o qualche anno fa e dicevo di dover parlare con il presidente. Naturalmente la società ha il diritto di fare le sue scelte e io le mie: se coincidono possiamo proseguire il matrimonio, altrimenti ci sarà il divorzio. Voglio rispettare i nostri tifosi, mancano tre punti che possono segnare la storia del Napoli. Potremmo battere il record dell’era Maradona come media punti: sarebbe un motivo di grande soddisfazione. La nostra gente merita tutto. Prima il Napoli faceva 50 punti di media, ora ne abbiamo fatto 28 in più. La Reggina ha fatto qualcosa di straordinario in base ai parametri iniziali: difficilmente verranno superati, per loro era uno scudetto. In questi quattro anni, noi abbiamo fatto meglio delle altre. I numeri parlano chiaro: abbiamo venti punti in più rispetto al campionato scorso. Lo scudetto? E’ un traguardo essere competitivi per lottare come stiamo facendo. Questa è già una vittoria, poi se continui a lavorare così, ci sarà l’anno in cui si vincerà davvero. La Juve ha meritato di vincere lo scudetto, ma poteva succedere qualcosa di straordinario se la stagione avesse preso un’altra piega. Il Napoli ha basi solide per restare ai vertici. Il fair play finanziario? Il ragionamento di De Laurentiis è giusto, il Napoli ha fatto bene in questi quattro anni facendo coincidere risultati sportivi ed economici. Per me si può considerare al primo posto e non al secondo, come dice la classifica. Dirò il mio futuro o dopo la partita o tra due giorni. Personalmente sono l’allenatore e non ho incontrato alcuna società per il rispetto della squadra che alleno, il mio rappresentante è un’altra cosa. Feci la stessa cosa dopo l’esperienza alla Reggina. I tifosi devono apprezzare il mio comportamento. L’incontro con De Laurentiis? Lo dirò dopo. Il mio rammarico? Solo le partite che non ho vinto, ma non ne ho molti, abbiamo sfiorato la Champions già al primo anno. Siamo arrivati in Europa partendo quasi dalla zona retrocessione. Dobbiamo ricordare queste cose. Il lato economico non conta nella mia decisione, la società mi ha mostrato di tenermi in grande considerazione. Perché non ho parlato dopo Bologna? Capirete quando dirò cosa fare. L’Inter? Cinque giorni fa ero della Roma, ora sarei dell’Inter. Se firmo due volte, mi arrestano. La doppia competizione? Questo Napoli potrà reggere i ritmi. L’eliminazione con il Plzen è stata assurda, ma abbiamo dimostrato che possiamo fare bene. Sarebbe il secondo anno di Champions. El Kaddouri? Abbiamo notato che è crescito, è stato uno dei migliori con il Siena. Volevo farlo giocare domani, ma non lascerò fuori Pandev. Sarà uno dei primi cambi. L’anno prossimo confermare questo traguardo sarebbe importante. La crisi è anche nel calcio, i conti devono tornare, a maggior ragione per il Napoli che è tornato nel grande calcio. Poi capiterà l’anno per conquistare un trofeo. Quando spiegherò le mie ragioni, capirete che era giusto fare così. Il vero successo è confermarsi. Zuniga? E’ un grande giocatore, è cresciuto nel Napoli e non deve dimenticarselo. Poi non posso dire altro. La vittoria più importante? Direi Bologna dopo che l’anno scorso abbiamo pianto al Dall’Ara. Cavani? La sua crescita mi ha dato grandi soddisfazione, un po’ di merito è anche mio. Io e il mio gruppo lavoriamo bene sul campo. Pazienza, Gargano, Aronica e Dossena qui hanno reso tantissimo: anche lo stesso Lavezzi, ma dico pure Hamsik.Tutti sono cresciuti. De Laurentiis? Ci incontriamo sempre, verrà domani in albergo prima della partita, ci vedremo dopo. Comunicherò prima a lui la decisione.