Mazzarri: “E’ solo un momento particolare, il Napoli è ancora vivo”

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Castelvolturno – Il Napoli non è in crisi. Firmato Walter Mazzarri. Che lo dice forte e chiaro ai microfoni di Marte Sport Live. Il tecnico azzurro chiede conforto ai numeri che – di solito – non mentono mai: “In diciotto partite siamo al quinto posto, abbiamo recuperato 8-9 punti rispetto ad alcune squadre che erano accreditate al nostro livello. Ad un certo punto erano anche 15-16”. Merito di un ritmo infernale: “L’ho sempre detto, se continuavamo con quella media, saremmo arrivati addirittura secondi. Era qualcosa di straordinario ed è inevitabile che possa arrivare un periodo in cui non ti va bene niente”. Che è proprio questo. Quarto pareggio in sei partite. Bicchiere mezzo pieno: “Partiamo dalla solidità della fase difensiva. Tutti si applicano e poi c’è stato un cambio di mentalità in trasferta, sono aspetti da non tralasciare”. Ma l’altra metà (quella vuota) dice chiaramente di una difficoltà quando si tratta di concretizzare. Mazzarri non si nasconde: “Partiamo da un presupposto. Genoa, Palermo ed anche Udinese, abbiamo avuto tante occasioni. I pali sono sintomatici. Quello di Quagliarella al Friuli è stato clamoroso”. Ma non è solo sfortuna: “Le grandi sbloccano subito il risultato e parliamoci chiaro, questo è un merito”. Il Napoli, invece, no. Quagliarella e Hamsik non stanno attraversando un grande periodo: “Sono quelli di maggior talento e hanno il compito dell’ultima giocata. Hamsik ha un pizzico di lucidità in meno, Quagliarella è reduce da una grande prestazione con l’Inter, invece non ha avuto una gran giornata con il Siena. Capita, io sono convinto che si sbloccheranno presto e poi ripeto, non m’interessano i gol degli attaccanti, basta che il Napoli ne faccia uno in più dell’avversario. Non devono avere questa smania. Prendete l’Udinese, Di Natale è capocannoniere con 17 centri, ma i friulani hanno difficoltà in classifica. Conta lo spirito di squadra. Se domenica segna Cannavaro, sarò felicissimo e vedrete che lo saranno anche quelli del reparto offensivo”. Al San Paolo arriva la Roma: “Altra finale di Champions”. Che è stata la dimensione del Napoli per due mesi: “Ma io non mi tiro indietro. Ho sempre detto che non guardo al lungo periodo e ho voglia di vincerle tutte. Lotteremo finché la matematica ce lo permette. Dobbiamo ottenere il massimo e proprio per questo non poniamoci obiettivi, vediamo che succede. C’è stata soltanto una flessione di risultati, ma le prestazioni sono sempre positive. Per ora, non c’è da preoccuparci”. Il difficile – però – viene adesso: “Il nostro calendario nasconde insidie. Al San Paolo arriveranno Roma, Fiorentina e Juventus e contro le grandi non è mai facili”. Si comincia dai giallorossi. Mancherà Grava. Difficile che possa recuperare Santacroce: “Dalla guarigione clinica, alla forma perfetta, ce ne passa. Devo fare delle valutazioni e lui aspetterà il suo turno. Tutti stanno facendo bene nel reparto arretrato. Abbiamo anche Rinaudo, Aronica può arretrare se Dossena sta bene sulla fascia sinistra”. E Lavezzi? “Finche’ non è al 100%, devo decidere. Non è detto che sia titolare per forza. Io non rischio mai niente”. Chiusura su Mourinho: “Basta con questo argomento. Non rispondo più a slogan infantili, altrimenti si va avanti all’infinito. Io penso al Napoli”.

Pasquale Tina