Marino: “De Laurentiis ha fatto un grande investimento prendendo Conte. Il rapporto tra i due? I risultati positivi aiuteranno”

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Pierpaolo Marino parla a Marte Sport Live: “Il Napoli segue Spinazzola e Lukaku ma anche giovani come Marin e Leoni, segnale di cambiamento di rotta? Si tratta di una buona miscela: serve l’esperienza ma anche la qualità dei giovani. Conte sta dirigendo le operazioni ed indicando la strada. Al Napoli spetta seguirla a lungo per ottenere successi nel breve e nel lungo periodo.  Conte-ADL rapporto a rischio? Finché arrivano i risultati non c’è questo pericolo: i risultati positivi sedano anche le asperità caratteriali e sono garanzia della solidità di un rapporto. Ognuno sopporterà facilmente l’altro se le cose vanno bene. In caso contrario, diventerebbe difficile. All’inizio di un rapporto, ciascuno mostra il lato migliore della propria caratterialità, è sul lungo periodo che si possono valutare gli equilibri. Al momento va dato atto al presidente di aver fatto un grande sacrificio non solo economico ma anche in termini di ‘auto violenza’ nel tentativo di placare il proprio carattere. Ha fatto un grande investimento economico per portare Conte e il suo staff in azzurro. Problema calcio italiano, i giovani di talento ci sono e non trovano modo di emergere o latitano? Il problema non sono i talenti che mancano, cosa che è sotto gli occhi di tutti. I talenti sono tali per DNA, non si ‘allevano’: i Maradona, i Baggio, i Riva erano grandi già da giovanissimi. Ci sono periodi in cui si hanno tanti fuoriclasse in contemporanea che si alternano a periodi in cui questi mancano, può succedere. Euro2024 è stato disputato dall’Italia ben al di sotto delle potenzialità e delle possibilità che le erano proprie ma non si deve fare confusione: i club di Serie A hanno obiettivi diversi dalla Nazionale. La Serie A deve produrre risultati immediati, non ha tempo né modo di aspettare o formare i giovani da consegnare poi alla Nazionale. È difficile convincere un imprenditore di Serie A ad investire sui giovani, magari rischiando di perdere terreno in termini di classifica. Con il decreto crescita che ha calmierato gli ingaggi degli stranieri, la Serie A è schizzata in alto in termini di ranking europeo. I giocatori italiani possono essere valorizzati anche da club stranieri, come Donnarumma che avevo portato a Napoli a 12-13 anni ma che rifiutò il trasferimento per andare al Milan. La nazionale ha un altro interesse. La Federazione dovrebbe creare terreno fertile per portare anche giovani talenti che non sono fuoriclasse a crescere ed emergere”.