Lotta al match fixing, oggi workshop per il Napoli a Castel Volturno con Sportradar

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Il progetto “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, realizzato dalla Lega Serie A con Sportradar AG, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo ha inaugurato gli incontri con le prime squadre oggi al centro allenamento di Castel Volturno, con il Napoli. Gli azzurri hanno partecipato alle 13 al workshop di formazione condotto dall’avvocato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG – società, partner della UEFA, specializzata nell’analisi e monitoraggio dei flussi di scommesse e nella lotta alle frodi sportive – che ha spiegato agli atleti il fenomeno del match fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze.  Durante l’incontro sono stati tracciati gli identikit dei cosiddetti fixers, i criminali che agganciano i giocatori intrappolandoli nelle truffe, attraverso tecniche di adescamento che sfociano anche in ricatti e minacce pregiudicando il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio. L’obiettivo è quello di far crescere sempre più il grado di consapevolezza di atleti, tecnici e dirigenti intorno al fenomeno del combine e delle scommesse clandestine, offrendo strumenti di difesa validi contro chi infanga l’immagine dello sport. Il calcio è lo sport più popolare al mondo, che attrae i bambini fin dalla tenera età. Chi pratica questo sport, così come per tutte le discipline, lo deve fare ispirandosi ai piu’ alti valori morali, di correttezza e lealtà”, questo il commento di Mirko Valdifiori, centrocampista azzurro.
I riscontri positivi raccolti durante il tour della scorsa stagione con le giovanili hanno trovato conferma oggi nell’incontro con la prima squadra della SSC Napoli – ha commentato Marcello Presilla -. Ringraziamo il club per la grande disponibilità e collaborazione dimostrati da tutti i tesserati, dallo staff tecnico, agli atleti, ai dirigenti. Il coinvolgimento dei grandi campioni in questo progetto è importante anche come messaggio positivo verso gli atleti più giovani o meno conosciuti”.