Il Napoli di Benitez senza anima e senza cazzimma

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Da qualche parte si sostiene maldestramente che se il Napoli è uscito dalla Champions, ha vinto a malapena a Genova e ha perso al San Paolo contro il Chievo la colpa è della società che non ha fatto investimenti di mercato o che quelli fatti non sono da Napoli.
Io ritengo che questa strambalata teoria sia frutto di farneticazioni. Non che non si possa o non si debba discutere il mercato del Napoli. Anche se Benitez sostiene che “la rosa è forte ed equilibrata”, che “abbiamo fatto un mercato fantastico” (da Il Mattino del 14 settembre), a mio avviso la rosa è monca e poco omogenea (e già lo era con Reina, Fernandez, Behrami, Dzemaili e Pandev) e soprattutto il Napoli difetta terribilmente nella fase difensiva dove non c’è sinora un uomo capace di fare interdizione. Quindi, il mercato lo si può civilmente discutere e logicamente non condividere.
Ciò premesso, il Napoli sinora ha affrontato il Bilbao (in 180′), il Genoa e il Chievo.  E’ opinione di tutti che il Napoli è superiore a queste tre squadre al di là del mercato carente. Lo è per il prestigio e per la qualità dell’allenatore (Benitez), lo è come organico e lo è come singoli (prego dare uno sguardo agli ingaggi).
Dunque, come si fa a sostenere che con il Chievo si è perso solo per colpa del mercato carente? Significa solo voler proteggere Benitez già colpevole al suo esordio per essersi fatto superare nello scorso campionato dalla Roma (fase difensiva difettosa e ben 39 gol incassati). Poi, in avvio di questa stagione, l’infelice frase il giorno prima di Napoli-Athletic Bilbao: “Se usciamo dalla Champions non sarà una tragedia”. Poi, altre frasi piene di vuoto come “il futuro è del Napoli”. Perché lei non parla del presente?, gli chiedo visto che De Laurentiis ha preso uno dei migliori tecnici del mondo, lo paga puntualmente e profumatamente e ha un allenatore e un organico che certamente sono superiori a quelli del Bilbao, del Genoa e del Chievo.
Basta ricordare che Benitez ha uno stipendio di 3.500.000 euro netti all’anno e Corini, ad esempio, guadagna al Chievo “soltanto” 400.000 mila euro a stagione! Per gli allenatori non vale la teoria di Benitez che bisogna guardare anche il monteingaggi dei calciatori per comprendere la valenza dell’organico e stabilirne le aspirazioni?
Benitez incassa 3.500.000 euro netti all’anno; 291.666 euro netti al mese; 9.722 euro netti al giorno; 405 euro netti all’ora e quasi 7 euro netti al minuto. Così ben pagato (e De Laurentiis gli ha anche proposto di rinnovare a migliori condizioni il contratto, ricevendone un cortese rinvio) è stato ancora una volta sconfitto da un allenatore italiano di minore spessore professionale, ma certamente più duttile e meno assolutista, estremista. E soprattutto da un allenatore che mai si sarebbe sognato di prendersi una vacanza alla vigilia dell’esordio del Napoli al San Paolo ed in concomitanza di un periodo tra i meno fortunati per il club. Una decisione, quella di Benitez, definita da molti sconcertante, incredibile.
Possibile che Benitez non si accorga che  i “suoi” uomini stanno venendo meno? Ad esempio un’altra prestazione opaca di Callejon. Per non parlare di Albiol: Maxi Lopez ha liberato la sua area su corner del Napoli, poi è ripartito si è bevuto tutti, ha tagliato Albiol, in affannoso rientro, e lo stralunato Inler e ha segnato.
E’ una squadra senza anima, senza carattere, senza cazzimma il Napoli. Benitez non ha nel suo dna quel furore agonistico che contraddistingue, ad esempio, Conte. E le squadre generalmente sono l’immagine del proprio tecnico. Ecco, prima di lanciare colpe sui tifosi che non sono vicini alla squadra o su qualche giornalista, Benitez faccia un esame di coscienza e almeno per una volta metta se stesso sul banco degli imputati. Senza dire “non è un dramma, c’è tutto il tempo per recuperare” (da Il Mattino di stamane). “Non è un problema uscire dalla Champions”, “non è un dramma perdere la prima al San Paolo”: Benitez, possibile che non si sia accorto che qui la gente vive di Napoli e per il Napoli e che ieri il San Paolo ha incoraggiato gli azzurri per tutta la partita?
Oggi, giornata di riposo per la squadra. Lo ha deciso Rafa. I giornali lo mettono in evidenza non senza chiedersi il perchè. E giovedì al San Paolo ci sarà lo Sparta Praga! Benitez è giunta l’ora di voltare pagina. Non solo in quanto a risultati, ma anche negli atteggiamenti e nella comunicazione. Così non si va da nessuna parte. O lei aspetta un provvedimento della società?