Alessandro Formisano, head of operations del Napoli, parla ai microfoni di Marte Sport Live sui lavori allo stadio San Paolo: “I lavori procedono secondo il programma che il nostro direttore tecnico ha predisposto: abbiamo concordato con l’Uefa un sopralluogo nei prossimi giorni verso la fine del mese di maggio per verificare lo stato dell’arte. Siamo nel rispetto dei tempi, ovviamente ricordo che dobbiamo terminare entro il 30 giugno e registriamo oggi la ricezione della licenza Uefa che è un’eccellente notizia: è stata rilasciata perché lo società ha indicato lo stadio di Palermo come sede delle partite di Champions League. Il San Paolo non ce l’ha ancora la licenza: oltre ai lavori che stiamo facendo, manca il certificato di agibilità che dipende dal Comune: quello attuale scade il 30 giugno, negli anni passati era prodotto entro il 31 marzo, stavolta non lo abbiamo ancora. E’ una situazione grave perché oltre al ritardo e all’aggravio di fatica che si è prodotto nel dovere richiedere l’autorizzazione all’Uefa per un altro stadio, c’è una grande incognita perché manca questo certificato che comporterebbe come effetto domino anche la necessità di trovare uno stadio per il campionato: sarebbe una cosa gravissima. Nella vita del club lo stadio è un asset fondamentale, io non partecipo alle questioni tecniche, ma è inimmaginabile che il Napoli vada a giocare la Champions a Palermo e il campionato in un’altra città. I ricavi crollerebbero vertiginosamente. Siamo confortati dai vertici del Comune che si sta facendo qualcosa, ma questo certificato non arriva. Con il crollo dei ricavi, sarebbe difficile investire”.