VITTORIO RAIO
Neanche il tempo di iniziare e la tifoseria napoletana è già divisa. Difficile, quasi impossibile fare percentuali, ma ad ascoltare la gente si ha netta la sensazione (ma anche qualcosa di più) che sono nati due partiti. E sono stati giocati solo novanta minuti di campionato. Anche alcuni di quelli che, durante la fase del ritiro a Dimaro, erano entusiasti dell’umiltà di Sarri, delle metodiche di Sarri, del credo di Sarri, di come Sarri lavorasse “in modo maniacale” sulla fase difensiva (tallone d’Achille del Napoli di Benitez), hanno iniziato a vacillare, ad avere dubbi sulla bontà della scelta di affidarsi al tecnico proveniente dall’Empoli.
C’è un “partito” che agirebbe da sùbito: via Sarri, c’è Montella libero. A loro dire Sarri è inadeguato ad una piazza quale è Napoli, inadeguato a gestire calciatori di spessore, rivelatosi confuso nelle scelte e inerte dinanzi al comportamento della squadra a Reggio Emilia contro il Sassuolo, rivelatosi quale autore di una fase offensiva assurda: “E’ riuscito a vanificare il potenziale che il Napoli ha in attacco. Non abbiamo mai calciato in porta. Così perdiamo punti preziosi”. E discutono il modulo, l’uscita dal campo di Higuain, la decisione di tenere Allan in panchina, l’aver visto qualche elemento fuori posizione o fuori ruolo.
L’alto “partito” è composto da quelli che sono per l’attesa, per la fiducia a Sarri: “Ma come, vogliamo mandar via un allenatore serio, scrupoloso e preparato quale è Sarri solo per aver perso la gara d’esordio? E cosa dovrebbero fare alla Juventus con la squadra che è stata sconfitta in casa dall’Udinese?”, dicono. Inoltre, viene sottolineato come vada appoggiata la scelta iniziale: se vai su Sarri, poi devi stargli al fianco, magari dargli altre, valide soluzioni per migliorare la fase difensiva che resta precaria nonostante l’ottimo Reina e Chiriches che ha destato più di una preplessità.
Insomma, oggi come oggi, al di là di quanto si possa fare, ci sarà sempre qualcuno che resterà scontento. De Laurentiis non ha alcun dubbio e sta giustamente al fianco dell’allenatore e della squadra in quanto niente di drammatico è successo. Fare del catastrofismo è pura follia. Gli errori li abbiamo visti tutti, anche Sarri, ma c’è tempo per rimediare. Dentro e fuori del campo. Nessun dramma, nessun dorma, ho scritto ieri. Dunque, equilibrio nei giudizi. Faranno bene i tifosi a schierarsi al fianco del Napoli. Battere la Samp, voltare sùbito pagina e consentire a Sarri di approfittare della sosta per pianificare al meglio il lavoro.