Fedele: “Veiga? Napoli lento nella trattativa. Prenderei un vice Lobotka e un difensore veloce”

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Enrico Fedele parla a Marte Sport Live: “La Saudi League brava a soffiare Veiga al Napoli o Napoli troppo lento a chiudere la trattativa? Se c’è un dato negativo tra i tanti positivi è questo tentennare: il calcio è fatto di anticipo, devi essere immediato nella trattativa se hai scelto di prendere quel calciatore. Quando vai per le lunghe puoi essere beffato. Se Veiga, giocatore di grande tecnica, era importante per il Napoli non bisognava attendere; se si mira a risparmiare pochi milioni, allora accade quello che è accaduto nelle scorse ore. Il Napoli era arrivato a 36 milioni rispetto ai 40 della clausola: c’era discrepanza su percentuale di rivendita e commissioni da pagare. Responsabilità degli agenti nella mancata chiusura delle trattative? Difficilmente un agente va in contrasto con le Società: un procuratore esperto sa quando non deve tirare la corda: ci sono regole e percentuali precise, che l’esperienza del procuratore tiene in conto. La decisione è sempre del calciatore: l’agente propone, il calciatore dispone. Al procuratore spetta una percentuale che credo di aggiri attorno al 3%. Può essere che il Napoli sia andato per le lunghe perché Veiga, dopo la conferma di Zielinski, non serviva più con urgenza? La questione Zielinski resta un mistero: un giocatore di quella qualità non credo abbia rinnovato a cifre inferiori, poi andremo a vedere cosa succederà. Certo, Veiga avrebbe dovuto giocarsela con Zielinski: la responsabilità del mancato arrivo del centrocampista è da attribuire alla lentezza del Napoli. Il Napoli ha soldi in cassa da spendere e li sta investendo sul rinnovo di Osimhen: l’anno scorso il monte ingaggi toccava i 70 milioni di euro, oggi – se non va via Lozano – si supera quella soglia di 6-7 milioni. Trasferimento del ventunenne Veiga in Arabia, come sta cambiando la geopolitica del calcio? Quando ci sono cifre da capogiro, è difficile resistere: l’Arabia non è il fenomeno di Cina, USA e Turchia. Loro investono sul calcio con il triplice del prossimo mondiale, delle Olimpiadi e di costituire una Champions League di respiro mondiale. Gli Arabi stanno agendo mossi da liquidità economica importante e da un’organizzazione razionale, mirata. Il Napoli si è indebolito? No, anche perché sono certo che prenderà un difensore forte: resta il favorito con la conferma di Osimhen e di Zielinski. Otto giorni alla chiusura del mercato, cosa manca al Napoli? Il Napoli ha bisogno di un difensore di grande spessore e di un vice Lobotka. Samardzic e Veiga sono ottimi giocatori ma in un ruolo che è coperto. Manca un metronomo, un metodista: Cajuste non può fare il regista, ha fisicità e fa legna. Capitolo Natan, non ho fiducia nel difensore perché lui è un terzino sinistro prestato al ruolo di difensore centrale. Per fare il marcatore servono altre caratteristiche. Inoltre, Natan tende ad entrare spesso in scivolata, il che lo rende pericoloso. È arrivato al Napoli non da prima scelta: è un giocatore di prospettiva, magari frutto di algoritmi che poi andrebbero approfonditi. Come vice Lobotka mi piacerebbe Ricci, come giovane, o l’usato sicuro Amrabat. Come difensore vedrei bene Milenkovic della Fiorentina. Ecco, spenderei per entrambi i ruoli in casa Viola. Superlega serviva a contrastare l’emergere dell’Arabia? No, la superlega era iniziativa commerciale di grande prospettiva futura, credo che poi gli Arabi si sarebbero inseriti in questo progetto, dal grande ritorno economico per il grande indotto economico che avrebbe generato. Elmas fuori dal mercato? Elmas è di natura un vice-Zielinski, ma il polacco è un’altra cosa: se arrivasse davvero una proposta da 30 milioni, partirebbe senza dubbio”.