Umberto De Luca Bossa – figlio di Antonio, detenuto in regime di 41/bis e fondatore della cosca – ritenuto il reggente dell’omonimo clan ed altre due persone ritenute affiliate alla stessa organizzazione criminale, sono stati fermati da Carabinieri e Polizia. I tre avrebbero chiesto 5mila euro a una donna per consentirle di continuare a vivere con il figlio minorenne in un alloggio popolare del quartiere Ponticelli, a Napoli. La vittima, però, non poteva pagare la tangente ed è stata costretta a scappare per evitare ritorsioni. Con un secondo provvedimento cautelare i poliziotti di Cercola ed i Carabinieri di Torre del Greco hanno fermato altre 4 persone ritenute vicine allo stesso clan De Luca Bossa. Gli inquirenti ritengono che i 4 avrebbero chiesto 50mila euro al titolare di una concessionaria di auto, già vittima dell’esplosione di un ordigno, lo scorso 9 settembre, che gli ha procurato ingenti danni.
