“Chiedo agli argentini di pregare, la vita di mio padre è appesa ad un filo”, aveva detto pochi giorni fa Diego Maradona. Quel filo si è rotto, a Buenos Aires è morto don Diego Maradona.
“E’ morto il padre del calcio”, hanno titolato in Argentina. Aveva 87 anni, Chitoro, come era soprannominato. Da tempo non era in buone condizioni fisiche: accusava problemi respiratori e cardiaci. Così dopo quasi quattro anni, Dieguito ha perso anche il padre dopo la scomparsa di dona Tota, l’adorata mamma.
Don Diego era stato fondamentale negli anni della crescita del figliolo a Villa Fiorito e Diego più volte l’aveva messo in evidenza. Il meraviglioso papà aveva seguito tutta la vita del figlio giustamente considerato unico, ineguagliabile, giustamente considerato come “il calcio”, alla faccia di pseudo-fenomeni e campioncini oggi osannati e domani semplici comete del firmamento calcistico.
Nel giorno delle vittorie di Maradona con il Napoli, don Diego era sugli spalti del San Paolo o in giro per il mondo dove si esibiva Diego. Lui e a dona Tota a gioire e a festeggiare con il figlio. I tifosi napoletani erano molto affezionati a questo Uomo per la sua infinità bontà e per la sua simpatia.
A Diego e ai fratelli Lalo e Hugo, l’abbraccio di tutta la famiglia di Radio Marte.