De Laurentiis: “Darò un premio alla squadra se raggiunge il secondo posto. Lo stadio? Voglio risposte concrete o vado a giocare altrove”

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Aurelio De Laurentiis parla della vittoria contro la Juventus a margine della presentazione del ritiro estivo: “La sfida contro i bianconeri è un match particolare. Non c’è odio, ma spirito sano di tifo. Il confronto è molto sentito anche se la partita di ieri non poteva non motivare la nostra squadra. Siamo molto interessati al secondo posto, ho ringraziato i ragazzi, allora se giocate così, vuol dire che ce la possiamo fare. Se vi ho dato un premio per aver perso De Laurentiiscon la Fiorentina, vi devo dare un premio per arrivare secondi. C’è stato un botta e risposta molto divertente con Reina, dopo 30 secondi, ho accettato la sua proposta, però poi lui deve rimanere. Pepe era contento. Sapete come la penso su di lui, tra l’altro mi ha fatto notare una cosa divertente: ha sbobinato la prima conferenza stampa di De Laurentiis e Marino notando che alcune cose di allora si sono avverate. Noi abbiamo speso più di 100 milioni, lo ha detto pure Conte. Ho semplicemente detto che vorrei un fatturato di 300 milioni come il loro e vinco lo scudetto per 10 anni. La forza della società e dell’allenatore è quella di non essersi mai fatti condizionare da nessuno. Ci siamo presi le nostre responsabilità nell’allestimento di una squadra, partendo dalla scelta dell’allenatore, nel confermare tecnici che in passato volevano scappare da Napoli. Abbiamo dimostrato una certa autorevolezza. Siamo la quarta realtà italiana come tifoseria e in tal senso mi sono mosso. Fin dalla scelta del nuovo direttore d’orchestra, siamo andati in una nuova direzione. Parliamo molto di come agire sul mercato, di come migliorare, non sempre condividiamo eventuali proposte che arrivano sul tavolo. Le discutiamo in maniera educata e costruttiva sempre nell’interesse del Napoli, cercando di analizzare tutti gli aspetti di una proposta. In maniera garbata si arriva ad una soluzione ottimale. Non era facile lasciare una piazza senza un idolo come Cavani che è stato prodotto da Napoli: a Palermo giocava in un’altra posizione e segnava la metà dei gol. Abbiamo fatto un bel lavoro in nove anni e mezzo, non mi sono stancato. Ho due anime dentro di me: il cinema è perfetto, ogni film è diverso, il fatto che io non mi sia stancato del calcio, vuol dire che ho trovato una chimica e una presenza costante. Non ho giocato di rimessa, ho preso il Napoli dal fallimento: ho portato un pezzo di carta ai livelli di ieri sera. Sono molto sereno. La Juve ha uno stadio che non ha finanziato al 100%, si sono avvantaggiati di alcune situazioni. Sento che si possano chiedere soldi per il nome dello stadio, non è così. Il problema è degli interlocutori. Rizzoli? Lo hanno tolto da noi e ha fatto un guaio da un’altra parte. Dovremmo cambiare il calcio a partire proprio dalla formula dei campionati, senza dimenticare i giovani e i giocatori extracomunitari. Non devono esserci disparità tra i vari campionati europei. Lo stadio nuovo? Si deve ammortizzare. Il San Paolo non poteva ospitare un museo, abbiamo preso una bella chiesa di Napoli, abbiamo spirito d’impresa.  Il futuro in Trentino? Ci siamo dati questo ritiro di tempo e poi valuteremo. Ho ricevuto diverse offerte, ma sapete che io sono un monogamo, ma devono sussistere le condizioni per continuare l’avventura. Noi abbiamo rifiutato trasferte negli Stati Uniti, dove ci davano dai 3 ai 5 milioni di dollari per evitare il jet lag e condizionare così gli allenamenti. Lo stadio? Oggi incontro de Magistris alle 17 e poi capirò se devo andare via da Napoli oppure no. A quel punto gioca lui con gli assessori comunali. Mi sono molto stancato. Sono una persona facile che parla, ragiona e cerca di capire. Ma se non mi ascoltano, io me ne vado e non lascio il Napoli a nessuno. Siamo arrivati all’ultima tappa. Sulla pista d’atletica io non parlo. I progetti non mi preoccupano, ne ho ventimila. Resta da capire se ci fidiamo di chi ci deve concedere le licenze. I bagni? Abbiamo sopperito con quelli chimici, il Comune non aveva fatto la manutenzione. Ho lo stadio tre ore prima della partita. Si poteva fare qualcosa in più dal mercato? Abbiamo perso Cavani e quindi dovevamo risolvere questo problema. In difesa sono soddisfatto di Fernandez che sta crescendo. Tra Cannavaro e lui, ho preferito sostituire il primo perché abituato a giocare nella difesa a tre. Lo abbiamo deciso insieme e non sono il cattivo: io lo adoro, ha un carattere incredibile. Lo ringrazio ancora una volta per quello che ha saputo dare. Abbiamo dato anche il tempo a Benitez di verificare la rosa fino a gennaio anche se la finestra invernale è sempre molto difficile. Abbiamo dovuto correre questo rischio. A me e a Chiavelli avrebbe fatto comodo spendere più soldi e ammortizzare in questo bilancio pagando meno imposte. L’infortunio di Zuniga è stato una batosta, ma abbiamo trovato Henrique e Ghoulam che sono straordinari. Il franco-algerino ha sempre giocato”. Nel pomeriggio, in realtà, il faccia a faccia con de Magistris non c’è stato: De Laurentiis e l’head of operations, Alessandro Formisano, hanno incontrato il capo di gabinetto Auricchio per circa due ore all’hotel Vesuvio.