De Giovanni: “Non capisco le contestazioni a De Laurentiis: il Napoli sta facendo il massimo”

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Maurizio De Giovanni parla a Marte Sport Live: “Non ci sono gli estremi per creare fazioni pro De Laurentiis e contro De Laurentiis: il Napoli appartiene ad un italiano, non ad uno sceicco o uno straniero, ed una alternativa a De Laurentiis non esiste, come non esisteva quando la salvò dal fallimento. Nessun imprenditore napoletano si fece avanti per comprare la società. Il Napoli oggi è al livello massimo possibile: l’anno prossimo sarà difficile uscire dalla Champions solo per differenza reti con Liverpool e Psg, approdare ai quarti di Europa League e confermarsi al secondo posto. Stare contro De Laurentiis cosa significa? Significa fare una squadra più forte della Juve che comunque non vince in Europa e non semplice. C’è un altro aspetto da analizzare: la squadra oggi è lontana dalla città, si allena fuori Napoli, ha la sede a Roma e una strategia di comunicazione discutibile. Ancelotti disse di voler allenare la squadra al San Paolo, proposito non mantenuto: Napoli ha una squadra sola, a dispetto di altre realtà, e questo alimenta una sorta di frattura dalla gente. L’andamento dell’anno scorso ha drogato le aspettative di quest’anno: grazie al gioco, un allenatore straordinario, ci si è giocati lo scudetto fino a 3 giornate dalla fine. Nel successivo mercato la Juve ha comprato Ronaldo, Emre Can e Cancelo, mentre il Napoli Fabian, Meret e calciatori che tutti insieme non costano quanto Ronaldo. Il Napoli deve fare una cessione eccellente per finanziarsi il mercato, come successo con Jorginho. La cessione di Higuain permise l’acquisto di calciatori altalenanti, consegnando lo scudetto nelle mani della Juve. Una cessione eccellente tra Insigne, Allan e Koulibaly andrà fatta, soprattutto se uno di questi non fosse più contento. Hamsik? Imperdonabile far partire lui e Rog a gennaio senza sostituirli. Ancelotti? Se si tratta di un anno di transizione, i risultati sono stati eccezionali.