Cigarini: “Con questo spirito e un pizzico di fortuna, possiamo sognare la Champions”

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Lingua sciolta, battuta pronta e cervello che viaggia a mille. Proprio come quando disegna geometrie in campo. Non per niente, è stato soprannominato ‘A Beautiful Mind’. Ovvero Luca Cigarini che diverte e si diverte ai microfoni di Marte Sport Live: “Potenza di Napoli. Prima mi chiamavano Toscanini oppure il Professore, ma niente di convincente. Qui è un’altra cosa”. Piazza straordinaria: “Ricordo ancora il boato del San Paolo contro il Milan. Un urlo che rimbomba ancora, poche piazze in Europa possono permettersi un pubblico del genere”. Sessantamila e sentirli tutti. Un po’ nel destino di Cigarini. “La prima volta quando ero alla Samb, la semifinale di ritorno dei playoff. Incredibile. Noi eravamo una squadra giovane, c’era anche un po’ di soggezione, tanto è vero che il Napoli non lo abbiamo mai battuto”. Adesso Fuorigrotta è casa sua. Un grande investimento estivo (“Ho scelto io questa soluzione e ne sono felice”), poi qualche difficoltà: “E’ coinciso con un momento difficile a livello di risultati. Era normale che i singoli ne risentissero”. Con l’arrivo di Mazzarri, la storia cambia: “E’ un grande allenatore”. Che ha chiesto al ‘Ciga’ un nuovo modo di stare in campo: “Non ho perso le mie caratteristiche, ma il tecnico chiede anche maggiore dinamismo in fase di interdizione e lo sto facendo”. Domenica avrà l’occasione per mostrare i progressi. Gargano è squalificato, sarà in tandem con Pazienza: “C’è una sana concorrenza nel reparto. Non facciamo guerre stupide all’interno dello spogliatoio, viaggiamo tutti nella stessa direzione”. Che è quella di un Napoli sempre più in alto. La canzone che accenna (l’intonazione non è il suo forte) ‘Certe notti’ di Ligabue (“Il mio cantante preferito”) è l’occasione per entrare in argomento: “Quelle che mi piacciono sono le notti di Champions League, è il sogno di qualsiasi calciatore assieme alla nazionale, ovviamente. Io penso che questo Napoli possa arrivarci se conserva questo spirito e un pizzico di fortuna”. Da dimostrare a Siena: “Ci sarebbe potuto essere il rischio di sottovalutare inconsapevolmente la partita, Mazzarri – però – non ce lo permette e stiamo preparando questa sfida con grandissima concentrazione”. Cigarini ci sarà, il Pocho non si sa ancora: “Lavezzi è fondamentale per noi, ma gli infortuni muscolari non vanno sottovalutati, quindi la decisione sta all’allenatore e allo staff medico”. Cigarini lo aspetta. E nel frattempo si fa conoscere come personaggio. Zidane e Pirlo gli idoli calcistici, ma si diverte anche con altro. Il calendario lo ha trasformato in modello: “Il mese di giugno? E’ un po’ hot”. Un ‘passatempo’, insomma. Meglio così che in cucina: “Non so fare niente. Meglio mangiare la pizza. I tortellini? Li fa mia madre, io non mi cimento proprio”. Maggio e De Sanctis lo sanno e quando vanno a cena da lui, ci pensano loro: “Siamo molto affiatati, abbiamo un bel rapporto”. Perché uniti si vince. Anche a Siena.
(p.t.)