Che incoerenza criticare Sarri!

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VITTORIO RAIO

LA GAZZETTA DELLO SPORT: “Viola e Napoli. Pari spettacolo”, è il titolo di copertina. All’interno: “Finalmente, Pipita! Altro che sovrappeso, è finita la dieta del gol” e ancora: “Firenze (e il sindaco) ci ripensano: Tatarusanu super”. Infine, Sarri: “C”è da stare zitti davanti ai numeri di Higuain”.

CORRIERE DELLO SPORT: “Ma il Napoli c’è”, è il titolo di prima pagina. “Pali e bel pari”, il titolo dell’articolo di cronaca della partita. “Reina: “Per lo scudetto corsa continua. Non molleremo: la Juve ha gare complicate e l’Europa”. Sarri: “E’ stato uno spot per il nostro calcio. Sono felice per la prestazione di sacrificio di Insigne”.

IL MATTINO: “Napoli un pari con tanta fatica”, in prima politica. All’interno: “Fuga dalla vittoria”.

Uno sguardo ai titoli e già si evince che non esiste una verità assoluta. Non da oggi, ma da sempre. Capita nella vita, a maggior ragione nel calcio dove tutto o quasi è deciso dai piedi e da una palla.

Altra riflessione: il Napoli, proprio come all’andata, ha sofferto la Fiorentina. Una bestia nera? Forse, sta di fatto che all’andata ha sconfitto i viola e nel ritorno c’è mancato poco. E’ vero, la squadra di Sousa ha dominato per gran parte dell’incontro, mai avevamo visto il Napoli soffrire in modo tanto evidente e per tanto tempo, ma alla fine, se è vero che ci sono le due traverse della Fiorentina, ci sono le super parate di Tatarusanu su Callejon, Higuain e Insigne, non dimenticando il colpo di testa di Hamsik del primo tempo. Dunque, anche giocando la peggior partita, il Napoli avrebbe potuto vincerla alla faccia di tanti che ora stanno dicendo: “L’avevo detto che il Napoli è in calo…”.

Ancora: in tanti avevano sentenziato che l’unico modo per fermare il Napoli di Sarri era quello di stare bassi e andare a nozze nelle praterie lasciate da Albiol e compagni. Non dare spazi al Napoli significava renderlo inoffensivo, dicevano. La Fiorentina ha dimostrato che attaccando il Napoli, arrivando primi sul pallone, mettendolo nella propria metà campo, se non dinanzi a Reina, lo si può impensierire egualmente. La Fiorentina ha sconfessato tanti e ha disputato una splendida partita. Il Napoli, non giocando da Napoli per propri demeriti (calo psicofisico di qualche azzurro: Allan, ad esempio) e per indubbi meriti degli avversari (tra le realtà più belle del torneo), avrebbe potuto anche vincerla questa partita. E chi avrebbe potuto parlare di furto? Le grandi vincono anche così…

Se il tanto discusso e criticato Tatarusanu non fosse risultato decisivo in almeno tre occasioni, ora staremmo a parlare di una Fiorentina bella, ma perdente (ancora una volta) e di un Napoli che anche quando non si esprime al top (un termine caro alla rosea), capitalizza al massimo le occasioni e vince. E resta alle spalle della Juventus, una Juventus partita con lo scudetto sulla maglia, una Juventus che solo un anno fa aveva concluso il campionato con 24 punti in più del Napoli, una Juventus che ha un organico più forte ed esperto di quello del Napoli, una Juventus che ha una serie positiva in Italia impressionante, una Juventus che dispone della migliore difesa del campionato, che ha un Buffon superlativo, una Juventus indicata da tutti i pronostici quale vincitrice del campionato. Basta? Non dovesse bastare, sarà sufficiente ricordare un… piccolo dettaglio che ho già evidenziato in varie altre occasioni. Il Napoli, cari amici, è partito ad agosto tra lo scetticismo quasi generale: si criticava De Laurentiis per aver ridimensionato il progetto non confermando Benitez, per aver ingaggiato il signor Nessuno, Sarri (offese sfuse e a pacchetti, offese ingiuste, immeritate, becere per il tecnico nato a Napoli), per non avergli dato tra l’altro una formazione competitiva. Dunque, occorre almeno, dico almeno, un minimo di coerenza, un pizzico di equilibrio nei giudizi: se questa era una squadra non competitiva ad agosto, se Sarri non era giudicato in grado di essere il successore del vate Benitez, come ORA gli si può imputare il fatto di essere secondo a 3 punti dalla fortissima Juventus? Si dimentica che sono a meno 5 le prime antagoniste; che ha plasmato la squadra in tempi brevissimi; che è stato lui ad esaltare le doti di Higuain attuale capocannoniere con 25 reti; che ha coinvolto i migliori del Napoli al punto da ricevere da loro sperticati elogi e abbracci; che ha rigenerato Hamsik, Jorginho, Albiol e Koulibaly; che il Napoli ha fatto scrivere fiumi di parole e di elogi per il suo gioco spettacolare? Scrivere e dire l’esatto contrario di quanto si pensava, si scriveva e si diceva ad agosto cosa dimostra? Io ritengo che evidenzi solo l’esatta caratura professionale degli… estensori. Malafede o incapacità o, perché no?, entrambe.

Ora, caro Napoli, occhio all’ultima insidia che ti viene posta sulla strada. Dopo aver preteso che Sarri e gli azzurri parlassero di scudetto quando erano primi in classifica, si sentenzia che le prossime partite saranno una passeggiata per gli azzurri. Un cammino in discesa. Niente di più pericoloso il solo pensarlo. In Italia non c’è gara semplice anche contro l’ultima della classifica. Occhio al Chievo, dunque, che con i suoi 34 punti ultimo non è.