Alberto Cavasin parla a Marte Sport Live: “Facendo le debite proporzioni, ogni allenatore si è trovato nella posizione di Garcia: un tecnico, davanti a delle difficoltà, è più che mai solo e deve concentrarsi sul risultato, sulla squadra, con l’animo sereno e può farlo solo pensando a questo, a come parlare con i propri giocatori, tutto il resto sono turbative che portano via pensieri ed energie. Forse un errore l’ha commesso, per come si è rapportato alla squadra, forse avrebbe dovuto manifestare ai giocatori il grande rispetto per ciò che avevano ottenuto lo scorso anno. Ripartire dalle certezze consolidate poteva essere il passaggio fondamentale, magari la squadra andava a meraviglia. Anni fa sono andato a Gualdo al posto di Walter Novellino, dopo una settimana cercai di portare novità ma la squadra non rispondeva. Questo perché i ragazzi avevano delle conoscenze, siamo ripartiti da lì e siamo andati tutti d’accordo. Voglio dire che i vincenti erano i giocatori del Napoli, chiunque li avesse allenati con un pizzico di umiltà avrebbe potuto avere un approccio differente. Poi piano piano Garcia ci avrebbe messo del suo, diciamo che c’è tempo per rimediare, a patto che a Verona si vinca”.
