Campagnaro: “Dimentichiamo l’Udinese, con l’Inter dobbiamo essere perfetti”

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Hugo Campagnaro, alias la Roccia. Che difficilmente si rompe. “Ma domenica ho sofferto molto Totò Di Natale”, dice ai microfoni di Marte Sport Live. “Forse l’avversario più difficile che ho contrastato”. Una precisazione è d’obbligo: “Nessuno sputo da parte mia, non è da me. Chi mi conosce lo sa, ho provato a urlare per farlo spaventare in occasione del terzo gol”. Niente da fare. E tanto rammarico: “Dico che siamo stati sfortunati. Potevamo vincere nonostante l’inferiorità numerica. Mazzarri era convinto e noi ci credevamo. Purtroppo non è andata così. Abbiamo raddoppiato gli sforzi per tentare il colpo grosso, ma non ci siamo riusciti”. Il pensiero corre già a domenica. C’è l’Inter e una batteria d’attaccanti niente male. Hugo dovrà vedersela con Pandev: “Ha ricominciato da poco, ha subito segnato. E’ forte”. Al centro c’è il connazionale Diego Milito: “Mi ha già punito in un derby. E’ completo, non so perché non sia titolare in nazionale argentina. Meriterebbe addirittura di essere titolare”. Ma al San Paolo niente complimenti. Avversari: “L’Inter è la squadra più forte del campionato, hanno un grande vantaggio e noi dobbiamo essere perfetti”. Concentrazione massima. Senza sbavature: “Ne abbiamo commessa una in occasione del 2-1 dell’Udinese, abbiamo lasciato un centimetro in più e siamo stati puniti”. La musica dovrà cambiare: “E’ un momento particolare, siamo carichi e ci crediamo”. I suoi precedenti con Mourinho sono favorevoli: “Nella prima partita dello scorso campionato abbiamo pareggiato 1-1 con il gol di Crespo nel finale, potevamo addirittura vincere. In Coppa Italia li abbiamo eliminati”. Sarebbe bello continuare al San Paolo: “Chiediamo un grande appoggio ai sessantamila. Tutte le componenti dovranno funzionare alla perfezione per conquistare un risultato positivo”. Non ci sarà Maggio e Campagnaro lancia Zuniga: “E’ un lusso averlo in panchina. E’ molto forte, non farà rimpiangere nessuno”. Lavezzi scalpita: “Sta ritrovando il ritmo con una serie di allenamenti personalizzati. Vuole tornare, speriamo possa farlo presto perché per noi è molto importante. La nostra forza è il gruppo”. In campo e fuori. Gli argentini cullano sempre il sogno della band: “Io alla chitarra, Denis alla batteria, Bogliacino il basso, ci manca la voce. Dobbiamo ancora convincere il Pocho”. Questo è il suo hobby: “Per il resto ne ho pochi”. La lettura è uno di questi: “Mi piace Gabriel Garcia Marquez, ma adesso leggo meno. Il calcio e la mia famiglia assorbono tutto il mio tempo”.
(p.t.)