Bucchi: “Conte è molto duttile tatticamente, può alternare diversi moduli. Sarà il valore aggiunto del Napoli”

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Christian Bucchi parla a Marte Sport Live: “Come giocherà il Napoli di Conte? Partirà dalla rosa del Napoli che è molto buona, non escludo possa giocare con la difesa a quattro, come d’abitudine nei suoi esordi. Potrebbe poi tornare a tre in corsa. Il 3-4-3 e il 3-4-2-1 sono entrambi moduli che potrebbe applicare al Napoli come ad esempio fatto nel Tottenham. Non è legato ad un solo sistema di gioco, ma sa sfruttare le qualità dei giocatori a disposizione. Non conta tanto il modulo quanto le idee del gioco. Esterni fondamentali nella difesa a tre? Ci sono diverse interpretazioni, la difesa a tre ha avuto un’evoluzione concettuale importante in base all’allenatore che la applica e alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Nel 3-4-2-1 gli esterni d’attacco del Napoli per me sono adattabili alle spalle della punta: oggi i giocatori sono polivalenti, ricoprono più ruoli. Ad esempio, Kvara che è abituato a giocare largo, può essere facilitato dagli inserimenti della mezz’ala. L’importante è avere giocatori bravi in grado di adattarsi a diverse idee di gioco. Il gap di 41 punti dall’Inter? Il Napoli ridurrà subito di molto il gap con la vincitrice della stagione appena conclusasi grazie già al solo arrivo del nuovo allenatore. Nella stagione appena conclusasi è mancata al Napoli la ferocia, con Conte c’è la certezza che la squadra tornerà ad essere affamata e avvelenata come il suo allenatore. Poi ci sarà da capire quanto il Napoli si avvicinerà in chiave mercato alle richieste di Conte per poter definire gli obiettivi. Di Lorenzo e Kvara? Dispiacciono queste situazioni, erano punti di riferimento nella stagione dello scudetto. Sono figure importanti sotto il profilo tecnico ed umano. È brutto vivere queste fratture dopo quanto fatto insieme e spero si ritrovi chiarezza e serenità. Miglior acquisto in panchina della Serie A? Conte per il Napoli, se seguire mi incuriosisce Motta alla Juve, vediamo se riuscirà a ripetere a Torino le cose viste a Bologna”.