Benitez: tanti difetti, tanti punti persi e si fa pregare per restare

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VITTORIO RAIO

“Il Napoli fallisce un’altra prova chiave”. Benitez: 5. Roberto Ventre, Il Mattino

“Non è questione di turn-over: certo, la sorte, ma troppe occasioni buttate via”. Benitez: 5. Antonio Giordano, Corriere dello Sport.

“Come si può regalare un tempo agli avversari in quel modo? Altra occasione persa”. Benitez: 5. Mimmo Malfitano, La Gazzetta dello Sport.

Sono questi i giudizi ed i voti di tre quotidiani su Benitez che io ritengo il principale colpevole di questo mediocre campionato del Napoli. Mediocre perché in due anni da comandante del Napoli Rafa non ha saputo dare le necessarie indicazioni a De Laurentiis per migliorare la fase difensiva; perché, nonostante tutto, la qualità dell’organico messogli a disposizione, il potenziale della squadra erano e sono nettamente superiori (o nella peggore delle ipotesi, pari) a quelli di tante altre squadre che stanno davanti in classifica, dietro e che in più occasioni hanno mortificato il pluridecorato e superpagato allenatore del Napoli; perché sono ben diciannove i punti che il Napoli ha perduto contro formazioni definite “piccole” (Atalanta, Cagliari, Chievo, Empoli, Parma e Verona), punti che se conquistati avrebbero permesso agli azzurri di contendere addirittura lo scudetto alla Juventus. Ieri, vistosi perso, Benitez, dopo aver scritto tanto sul personale taccuino, ha iniziato a contare i 14 secondi persi da Mirante nei rinvii, un qualcosa che i portieri fanno, in modo antisportivo, da sempre: al posto di Benitez, come ha osservato Marocchi a Sky prendendo in giro Rafa, l’allenatore avrebbe fatto meglio a interrogarsi sul perché gli azzurri  avevano regalato 45 minuti nel primo tempo.

Onestamente faccio fatica a comprendere come un allenatore che ha limiti ben precisi (al di là dei titoli vinti) si faccia anche pregare per restare alla guida del Napoli: non dà continuità di gioco alla squadra; in due anni, non ha perfezionato la fase difensiva; è un mediocre motivatore; non ha mai cambiato modulo; i cambi sono stati quasi sempre uno per uno senza trasformare volto alla squadra come faceva Marcello Lippi che con tre cambi mutava tattica, partita e spesso risultato; talvolta la sua squadra ha sbagliato gli approcci alle gare e… tanti altri difetti come quello di sputare nel piatto dove lautamente mangia. Ha un’aria spocchiosa (quando parla è sempre pronto ad erigersi una statua), ma restano le figurelle fatte contro onesti allenatori italiani che gli hanno insegnato se non altro umiltà, tattica, continuità di rendimento, non sottovalutare mai gli avversari.

Non bastasse, tempo fa era circolata la voce che Benitez volesse restare al Napoli un solo anno aspettando la chiamata della Nazionale spagnola. Se vero, non si capisce a cosa possa interessargli il business plan del Napoli. Non bastasse, è davvero strano che quando il Napoli vince tutti i meriti sono di Benitez per gli acquisti, per aver sublimato le caratteristiche dei singoli, per i risultati. Se si perde o sei si fanno figure pessime, allora vengono tirati in ballo l’organico (ma non è sempre lo stesso e non è secondo solo a quello della Juventus nonostante gli evidenti limiti della fase difensiva?),  il vivaio, le strutture del club, lo stadio, la vasca idromassaggi, si manifesta insofferenza per i necessari provvedimenti adottati da De Laurentiis… Sono scuse pietose che servono solo a chi in evidente imbarazzo non sa come giustificare i propri limiti, le proprie carenze, i propri errori. E pensare che questo signore, in due stagioni, non si è mai assunto (e non è la prima volta che lo sottolineo) una responsabilità per una sconfitta, per un passo falso, per una prestazione non da Napoli.

Non mi stanco di ribadirlo: tutto questo e Rafa si fa anche pregare per restare sulla panchina del Napoli nonostante la munifica offerta e le garanzie del presidente De Laurentiis che già un anno orsono gli aveva proposto di restare per altre due stagioni. Forse vuol vedere se il Napoli giocherà o meno in Champions? Incredibile. In caso negativo, dovrà solo recitare il mea culpa: in una stagione avrebbe perso ben tre treni-Champions. Il primo nel doppio confronto con il Bilbao quando disse anche “Non sarà una tragedia se usciremo dalla Champions”. Bell’esempio e ottima indicazione per la squadra e quale danno per il club. I secondi due in campionato e nell’Europa League. Ma, amando il Napoli, speriamo tutti che il Napoli questo traguardo possa ancora centrarlo nonostante Benitez faccia di tutto per vanificare le attese. La Roma, soprattutto, ed anche la Lazio giocano per il… Napoli. E il Napoli di Benitez, come hanno sottolineato anche i tre quotidiani sopra citati, ha perso un’altra occasione e ha sommato un’altra figuraccia! E lui si fa anche pregare! Ma ci faccia il piacere…