Benitez: “Futuro? Parlo dopo il mio compleanno, il 16 aprile. Ora c’è la Dinamo e non sarà facile”

435

Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con la Dinamo Mosca

Cambiano le prospettive dopo la vittoria della Lazio?
“No, noi ragioniamo partita per partita. Sono molto soddisfatto vedere una squadra come la nostra dove siamo in Europa League, in Coppa Italia e in campionato. Si parla di tante squadre, ma noi siamo là. Con l’Inter abbiamo giocato con intensità, è stato uno dei migliori Napoli degli ultimi due anni. Mi piace giocare così 70 minuti, dobbiamo lavorare per la gestione degli ultimi minuti”.
Che Napoli si aspetta domani?
“Dobbiamo aggredire l’avversario, come è capitato con Inter e Lazio. I biancocelesti sono la squadra più in forma del campionato e noi all’Olimpico siamo stati protagonisti. Con l’Inter c’è stato controllo totale per 70 minuti con 7 palle reti. Ho fiducia in vista di domani”.
A Napoli ha fatto discutere l’intervista a France Football. L’offerta giusta può arrivare dal club azzurro?
“A gennaio ho detto che parlerò ad aprile. Questa intervista è di un mese fa e io rispondo sempre alla stessa maniera. Il mio futuro non è ancora deciso, ad aprile devo decidere e parlare con chi aspetta la mia decisione. Non ho nessuna offerta. Nel frattempo provo a vincere ancora qualche partita. Ora devo pensare alla Dinamo Mosca e al Verona”.
Il Napoli è la squadra con il fatturato più alto in Europa League?
“Se c’è l’Inter, non è così. Al di là di tutto questo, io non scommetto. Ho fiducia nel mio lavoro. La Dinamo ha giocatori importanti come Valbuena, Zirkhov, Kokorin e noi dobbiamo stare attenti”.
Tra Europa League e qualificazione diretta in Champions qual è l’obiettivo più perseguibile?
“Dico che dobbiamo arrivare piu’ avanti tutti uniti. Ho letto di un mancato cambio difensivo contro l’Inter: il Milan ha perso la partita con un cambio difensivo e nessuno dice niente. Leggo anche di calo fisico. La presenza dell’Inter nella nostra area nel primo tempo è stato del 19.3%, nel secondo tempo è salito al 19.4%. Non ho visto questo dominio. Parlare di Mesto significa che non abbiamo capito cosa vogliamo fare. Non ho visto Andujar così impegnato. Dobbiamo essere tutti uniti, noi non abbiamo alcuna preferenza. Ho molta fiducia sulla nostra condizione fisica. Sarei preoccupati se fossi l’allenatore di Roma, Lazio, Fiorentina o Sampdoria visto che siamo capaci di giocare con l’Inter in questa maniera. La rotazione o il turnover ci consente di mantenere il livello. Preferisco aver giocato 70 minuti così colpendo sette volte, piuttosto che solo due volte nel finale. Dobbiamo gestire meglio la situazione in queste partite. Giochiamo un calcio bellissimo, i tifosi mi chiedono di rimanere. Abbiamo vinto due titoli e vogliamo continuare. Non so cosa possiamo fare in campionato, vediamo cosa fa anche la Lazio. Sono decisive le ultime 10 partite. Sono contentissimo di vedere una squadra che gioca così bene e quindi pronta a lottare su tutti i fronti. Il gruppo è unito e sappiamo cosa fare”.
Massimo Mauro le ha chiesto scusa.
“Sono un professionista e se devo fare interviste le faccio”.
Cosa ha risposto ai tifosi?
“Decido ad aprile”.
Domani come interpreterà la partita?
“Dobbiamo fare gol e mantenere l’equilibrio. In Spagna mi chiamano difensivo, qui offensivo. Ho vinto qualcosa con l’equilibrio che ancora ci manca. A me piace segnare e non subirne”.
Quando deciderà ad aprile?
“E’ un mese lungo, il 16 è il mio compleanno. Lo farò dopo questa data. Non cambia nulla nel mio atteggiamento. Io voglio vincere sempre”.
La Dinamo Mosca è ben organizzata. Che ne pensa?
“Kokorin e Valbuena sono di ottimo livello. In difesa sono aggressivi, a centrocampo hanno corsa e quindi dobbiamo stare attenti. Dobbiamo avere rispetto”.
Non è stato convocato Maggio. Zuniga è pronto?
“Lorenzo Insigne e Zuniga hanno bisogno di tempo, dipende da come va la partita”.
Il problema non è l’equilibrio, ma le situazioni da leggere meglio
“Ero arrabbiato dopo la partita. Mi dispiace per i gol subiti, soprattutto per il primo. Avevamo lavorato per evitare quella situazione. Rispetto all’anno scorso, subiamo meno ripartenze, ma commettiamo errori che paghiamo caro. Volevo inserire De Guzman per dare una mano a Strinic, poi non siamo riusciti a tenere un po’ la palla”.
Il terzo anno può essere quello buono per vincere?
“Ho parlato con Bielsa l’altro giorno del suo percorso a Marsiglia. Mi diceva che adesso sta arrivando ad un livello di comprensione con la squadra importante. Qui non è l’Inghilterra, si cambiano gli allenatori troppo spesso. Chiaramente ogni anno con un allenatore si può migliorare. Ripeto, ora penso alla Dinamo Mosca e non sarà facile giocare in Russia”.
E’ possibile che si possa sacrificare qualche punto in campionato dove si può sempre recuperare rispetto alla Coppa?
“Lavoro su tre fronti. La squadra deve essere sempre a livello alto, a prescindere dalle competizioni”.