Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con lo Sparta Praga.
Come ha visto la squadra in questi due giorni?
“Abbiamo fatto lo stesso che facciamo sempre. Abbiamo analizzato la partita, guardato i video e poi ho parlato con i giocatori. Continueremo a lavorare in campo con quest’idea. Faccio così da 28 anni”.
Al di là delle parole, servono i fatti. Cosa manca al Napoli?
“Abbiamo fatto bene in attacco, ma abbiamo subito un gol e una traversa. Dobbiamo concretizzare le occasioni e controllare meglio la gestione. Non è possibile pensare che dobbiamo vincere ogni partita 5-0. Non è così, serve tranquillità”.
Qual è l’obiettivo in Europa League?
“Dobbiamo qualificarci e passare il girone. Quindi vogliamo cominciare bene con lo Sparta Praga. Ho un po’ di esperienza in queste competizioni, poi dopo può succedere di tutto, dipende anche dal sorteggio. Pensiamo ad andare avanti”.
Fisicamente la squadra come sta?
“Bene. Lo dicono i test. Io ho buona memoria: l’anno scorso si parlava del bosco e poi abbiamo vinto la Coppa. Siamo allo stesso livello, forse un po’ meglio. Ma noi stiamo bene”.
Domani ci sarà turnover?
“Si deve fare. Abbiamo giocatori che hanno livello simile. Vedremo domani quanti ne cambierò. Se vinciamo, la rosa diventa più forte, altrimenti sarò criticato per le scelte”.
In questo momento ci sono tante critiche. Lei si sente sotto accusa?
“Nel calcio contano i risultati, ma anche come ci si arriva. Fino a tre mesi fa erano fantastici, quest’anno ho letto con grande sorpresa che dopo due partite è l’inizio peggiore degli ultimi quattro anni. Serve tranquillità, dobbiamo andare avanti tutti insieme. I tifosi lo hanno capito e hanno aiutato la squadra. Alla fine siamo dispiaciuti, ma tanta gente ha capito che è importante per noi. Continuiamo a lavorare. Lo Sparta Praga è la più forte del suo campionato e non ha niente da perdere”.
Che ha chiesto alla squadra?
“L’analisi è la stessa. Guardiamo quello che non abbiamo fatto bene e lavoriamo per migliorare. Al di là del risultato, ho visto una squadra che ha fatto molto bene nel primo tempo e io questo voglio vedere. Poi dobbiamo gestire meglio quando si perde. Dobbiamo lavorare sulla testa. Ho avuto lo stesso problema a Valencia e a Liverpool, poi alla fine abbiamo vinto. Serve tranquillità per gestire le partite. Cambiare ogni volta quando le cose non vanno bene, magari va bene una volta, ma all’80% poi si rischia di sbagliare”.
Sarà possibile vedere all’opera Michu? Higuain e Jorginho come stanno?
“Higuain ha avuto una botta al piede, Jorginho è affaticato, Callejon sta bene. Siamo all’inizio della stagione e vedere cosa può fare ciascuno. Devo aspettare la rifinitura di domani. Possono giocare tutti”.
Lei ritiene che la squadra sia più adatta al campionato o all’Europa League?
“Ripeto, ora passiamo al girone. La prossima partita è la più importante”.
Come giudica lo Sparta Praga?
“Loro hanno giocato bene contro il Chelsea. E’ una squadra che conosco. E’ una formazione unita che sa giocare al calcio. Sono pericolose sulle palle inattive”.
Albiol e Callejon non sembrano gli stessi. Come mai?
“La mia esperienza con un inizio di campionato dopo il Mondiale è sempre difficile. Dipende dalla rosa. Noi dobbiamo ricordare che Higuain ha giocato la prima partita dopo 14 giorni di allenamento. Dobbiamo arrivare al nostro livello. Se nel frattempo perdiamo, ci sono problemi psicologici da gestire. Non è come l’anno scorso, dobbiamo sistemare alcune cose. La squadra sta recuperando il livello che aveva. Poi ci sono anche gli episodi: se Higuain segna il rigore, è un’altra storia. Ripeto, dobbiamo gestire meglio queste partite”.
Mertens è decisivo nella creazione di palle gol.
“La statistica dipende molto dal momento: è diverso quando giochi dall’inizio oppure entri in corso d’opera e gli avversari sono più bassi”.
Cosa secondo lei ha creato nell’ambiente queste aspettative così alte?
“Mi è successo lo stesso a Valencia e a Liverpool. Quando una squadra fa bene, tutti vogliono sempre migliorare. Ma quando si alza il livello, anche gli avversari ce l’hanno. Quando si vuol vincere un titolo, è difficile perché la concorrenza è agguerrita. E’ una situazione normale che dobbiamo metabolizzare. Arriveranno i risultati, ma non dobbiamo già vincere al primo minuto. Ieri in Champions alcune squadre hanno vinto alla fine. La chiave è controllare le partite. Col Chievo non abbiamo subito ripartenze, ma non dobbiamo perdere la testa, altrimenti si perdono le partite”.
La vittoria può rappresentare un antidoto?
“Sicuramente, ma noi dobbiamo vincere e crescere. Questo dobbiamo fare”.
Michu ha giocato poco finora. Ha una possibilità di entrare in corso d’opera?
“Devo dire che domani ci sono 18 giocatori. Qualcuno lascerà il suo posto ad un altro. Sta migliorando, ma anche Marek ha fatto benissimo. Devo decidere. Stesso discorso per Duvan. Devo inserire i nuovi piano e dare fiducia a loro”.
Come si sta integrando David Lopez?
“Sta facendo bene, mettere un giocatore subito può essere un rischio se ce n’è un altro che conosce gli schemi”.
Ci motiva il calo di rendimento di Raul Albiol?
“Non mi piace parlare troppo di un giocatore. Raul è importantissimo per noi, deve dare alla difesa la sicurezza. Deve ritrovare il suo livello, ma il discorso riguarda tutti”.
Quanti punti serviranno per la qualificazione?
“Non faccio calcoli. Penso solo alla Sparta Praga”.