Benitez: “Con lo Slovan giocano Hamsik più dieci giocatori. Subiamo troppi gol. Devo lavorare di più in tal senso”

462

benitez2Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con lo Slovan Bratislava.

Come interpreta le parole di Higuain sullo spirito di squadra?
“La prima cosa che ho fatto oggi è fare gli auguri ad Higuain, è il suo compleanno. Dobbiamo lavorare tutti quanti assieme per raggiungere gli obiettivi, ma l’allenatore e i giocatori più importanti devono stare davanti”.

Quanto possono influire le prossime partite nel futuro del progetto Napoli?
“L’ho detto tante volte. Io penso solo allo Slovan. Voglio il primo posto nel girone. Poi guarderemo le altre gare. Vogliamo recuperare posizioni in classifica e poi c’è la Supercoppa”.

Che Napoli si aspetta contro Slovan e Milan?
“Saranno due appuntamenti diversi. In alcune gare abbiamo avuto il pallino in mano pur pareggiando. Ci è mancato mestiere per vincere. Contro l’Empoli abbiamo fatto sei tiri in porta dopo 23 minuti, il match era sotto controllo, poi sono cominciati i problemi. Dobbiamo esprimere qualità e vincere le partite”.

Marek Hamsik è un problema?
“Lo vediamo sempre. Si impegna e lavora, i numeri rispetto al passato sono migliori in tante cose. Non sta ancora giocando al suo livello. Oggi gli manca fiducia e la deve recuperare durante le partite. Per questo, voglio recuperare Hamsik. E’ importantissimo per noi. Posso parlare con lui e lasciarlo in panchina per vedere come reagire oppure farlo giocare e vedere come reagisce. Per questo domani lui giocherà”.

Il Napoli ha giocatori di grande esperienza. Come si spiega il blackout?
“Non è facile spiegarlo, altrimenti avrei la soluzione. La chiave è semplice: lavorare di più, guardare i video, analizzare gli errori e parlare tanto. Questo è l’unico modo e lo facciamo ogni giorno sia a livello di singoli che di reparto. Abbiamo anche cambiato la maniera di farlo. La metodologia non è mai la stessa: i giocatori devono pensare e non ripetere sempre gli stessi schemi”.

Ha tifato Liverpool ieri sera?
“Ho visto Juve-Atletico e Liverpool-Basilea. Da qua non posso fare nulla. Potremmo affrontare il Liverpool in Europa League. Preferisco non dire nulla”.

Il Napoli ha un problema di qualità dei singoli oppure è una questione di equilibrio che non si trova considerando i sei gol subiti in più?
“Chiedo sempre al mio staff la loro opinione. Ascolto e poi analizziamo insieme. Ci siamo sbilanciati contro l’Empoli perdendo una palla e subendo la ripartenza. Poi non abbiamo reagito.  Dico che ci sbilanciamo meno rispetto all’anno scorso: magari è successo contro Palermo ed Empoli. Abbiamo sofferto solo il primo tempo contro l’Inter. Sicuramente dobbiamo migliorare l’equilibrio: qualche problema ancora c’è. Ma io ho fiducia, siamo in fase di crescita e ci manca solo la continuità. Non voglio perdere il nostro livello offensivo: preferisco vincere 3-0 o 3-2 piuttosto che 1-0 con tutti dietro la linea della palla. Contro la Juventus abbiamo giocato bassi, tutti dietro la linea della palla. Quindi possiamo giocare certe partite ad un certo livello.

Rafael giocherà?
“E’ nella lista dei convocati. Sicuro”.

Ha mai pensato ad Andujar come titolare?
“Lo abbiamo pensato, abbiamo analizzato i vantaggi e gli svantaggi, ma abbiamo deciso di dare fiducia a Rafael. Ce l’abbiamo pure in Mariano, ma abbiamo preferito puntare su un portiere giovane. Ma Mariano avrà la sua occasione, può capitare pure domani”.

E’ rientrato con la scorta a Castel Volturno?
“C’è sempre dopo ogni partita”.

Può restare ancora un anno e poi andare via per allenare la Spagna?
“Si devono fare tante cose ma non per vincere un anno solo, ma per i prossimi 25. Bisogna lavorare spalla a spalla per la crescita di un progetto e poi si arriva ad un traguardo importante. Mi piacerebbe vincere uno scudetto, ma della Spagna non parlo. Vicente è amico mio, se vuole restare per 10 anni, io sarò contento. Per costruire una squadra forte si possono spendere soldi oppure ci vuole un po’ di tempo. Abbiamo perso giocatori importanti, come Michu, Zuniga e Insigne. Abbiamo recuperato De Guzman, Duvan e adesso Mertens. Non dobbiamo perdere la fiducia, altrimenti diventa difficile fare bene. Manca un giocatore che deve decidere in certi momenti, quindi dobbiamo continuare a lavorare. Non c’è un problema fisico. Ripeto, continuiamo a lavorare per avere certi automatismi. Devo lavorare di più per evitare certi errori, le mie squadre in passato non subivano tanti gol. Ma lo facciamo già, non si può mettere in dubbio la nostra professionalità. Ogni calciatore ha una pen drive con tutte le immagini di quello che ha fatto nelle ultime due o tre partite. Proveremo a fare di più”.

Ha mai pensato di giocare con le due punte?
“Può essere, ma non dobbiamo perdere equilibrio. Quando l’abbiamo fatto, abbiamo perso il controllo del centrocampo”.