Rafa Benitez parla alla vigilia della sfida con la Roma.
Come stanno Higuain e Albiol?
“Sono contento perché Maggio ritorna, Higuain e Albiol hanno lavorato con il gruppo due giorni, chiaramente poi dobbiamo decidere. Zuniga non c’è e dobbiamo continuare a lavorare con lui. Adesso tutti e due diranno che sono al 100%, io deciderò domani assieme al mio staff e al cuscino”.
Armero e Fernandez?
“Loro arrivano direttamente a Roma in ritiro”.
La gara con la Roma arriva al momento giusto?
“Per noi non era facile cambiare il calendario. Ci abbiamo anche pensato, ma abbiamo tante partite di fila. Alla fine per noi è stato meglio così, abbiamo questi giocatori che non sono andati con la nazionale. Non è andata al 100%, ma va bene così”.
Il rapporto con De Laurentiis?
“L’allenatore vuole sempre di più, ma deve capire le esigenze della società. Sono contento del mercato, si può sempre migliorare”.
Come giudica Rudi Garcia?
“E’ migliorato molto rispetto a tre anni fa. Lo stile di gioco è molto simile. Gli piace fare la ripartenza veloce, si è adattato bene agli elementi della Roma. Qualche volta aspetta, altre accelera. Bisogna guardare sempre l’avversario”.
Quanto vale per l’autostima Roma-Napoli?
“Ogni momento è diverso. Il campionato è una corsa di resistenza, se vinciamo domani, non abbiamo la certezza di conquistare lo scudetto. Stesso discorso se perdiamo o pareggiamo”.
Quanto conta il possesso palla?
“E’ una cosa interessante, ma non equivale alla vittoria. Contro il Sassuolo abbiamo fatto il 70% e abbiamo pareggiato, quindi non è un dato esaustivo”.
La presenza di Maradona?
“Magari, l’unico problema è che non può giocare. Lo conosco: sono stato con Bilardo a Liverpool. Ho molto rispetto di lui: se c’è, mi fa piacere”.
Com’è la situazione di Zuniga?
“Ha un problema al ginocchio, non è tornato al top dalla nazionale. E’ una questione di tempo per capire come va, il nostro staff è al lavoro. Dobbiamo aspettare un po’. Maggio era diverso perché era chiaro l’intervento”.
La presenza del Santo Padre?
“Sarà un onore, se davvero potesse venire”.
Ci sarà un’attenzione particolare per Totti?
“E’ un grandissimo giocatore: noi non facciamo marcatura a uomo, non sarà seguito per tutto il campo”.
Perché è difficile fare gol alla Roma?
“Segnano quasi sempre in ripartenza. Fanno un pressing fantastico: lavorano tutti in fase di non possesso e non è facile trovare spazio, altrimenti non si vincono sette partite”.
Roma-Napoli, spot per il calcio italiano?
“E’ buono per la serie A avere queste squadre così in alto, come noi, la Roma e la Juventus. Non dimentico mai i bianconeri, ma ci sono anche l’Inter che non ha le Coppe, la Fiorentina e il Milan.
Come sta Insigne?
“E’ all’inizio della sua carriera, può diventare un grande. Deve imparare ancora tanto per concentrarsi sul lavoro ed evitare quello che gli sta intorno, mi sembra che sia sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda.
E’ l’esame più difficile per il Napoli?
“Ogni partita è sempre difficile all’inizio, lo vedremo poi in campo. Il calcio italiano è imprevedibile”.
Chi è più stanco degli svizzeri?
“Sono tutti e tre disponibili, quindi sarà difficile per me scegliere”.
Come si spiega la metamorfosi di Gervinho?
“In Italia ha più spazio, l’Arsenal invece fa tanto possesso palla e quindi può avere difficoltà”.
Si aspetta una marcatura particolare su Hamsik?
“Non credo che loro cambieranno il meccanismo. Difendono tutti insieme, è un punto di forza. Se non troviamo spazio, dobbiamo essere bravi a cercarlo”.
Ha fatto le sue tabelle?
“No, continuo a ripetere che siamo al 75%. Potevamo stare ancora meglio vincendo con il Sassuolo”.
Perché partiamo in pullman?
“E’ comodo, facile e sicuro. Abbiamo un buon autista, abbiamo fiducia in lui”.
Mesto può giocare a sinistra?
“Stiamo lavorando con diverse possibilità: una è Armero che arriva direttamente a Roma, Britos è un mancino, Mesto può giocare di là”.