“Vogliamo fare bene contro la Sampdoria”. Carlo Ancelotti è determinato alla vigilia del match di domani.
Si inizia però dall’argomento spogliatoi San Paolo che ha destato l’attenzione mediatica in questi giorni.
“La mia è stata una esternazione di cuore, perché c’era e c’è ancora preoccupazione. Non ci si può ridurre all’ultimo giorno per avere lo spogliatoio a posto”.
“Napoli e il Napoli devono avere una immagine degna della loro dimensione.
La condizione generale dello stadio, invece, è ottima. E’ stato fatto un gran lavoro di riammodernamento e siamo contenti per questo. Però detto questo, adesso pensiamo alla partita che ci aspetta”.
Dopo la sosta com’è la condizione della rosa?
“La condizione generale della squadra è buona. Coloro che sono rientrati dagli impegni con le Nazionali sono fisicamente integri e già stanno lavorando con il gruppo. Lozano arriverà oggi e valuteremo la sua situazione”.
Milik e Insigne come stanno?
“Tutti e due hanno iniziato a lavorare con la squadra. I problemi sono risolti, adesso spetta a me valutare il loro utilizzo in questo periodo di tempo”.
“Con tutta la rosa a disposizione inizia un ciclo di partite importanti, ma la più importante è quella di domani con la Sampdoria. Mentalmente non vado oltre al match di domani”.
Ci saranno cambi rispetto alle prime due gare di campionato?
“Domani non ho ancora deciso. C’è ancora un altro allenamento. Di certo posso già dirvi che in questo ciclo di gare ci saranno rotazioni, perché per me è fondamentale utilizzare tutti gli uomini”.
“Alcuni giocheranno più di altri, però posso permettermi di dare spazio più elementi grazie alla qualità di questa rosa”
Ci sono scorie o preoccupazioni da eliminare dopo i 7 gol subìti?
“Non abbiamo fatto bene nella fase passiva, questo certamente, ma pochi di voi avete segnalato quanto di buono mostrato in fase offensiva. Noi teniamo in considerazione entrambi gli aspetti e li pesiamo in egual modo”.
“Per fase difensiva non intendo la prestazione dei singoli, bensì dell’atteggiamento dell’intera squadra. Sappiamo che dobbiamo migliorare e stiamo lavorando per questo. Prendere 7 gol in due partite non mi piace e non vogliamo che si ripeta”.
Come procede l’inserimento di Llorente?
“Llorente sta bene, si sta allenando con la squadra, adesso parlerò con lui e vedremo come procedere per una sua eventuale convocazione”.
Molti pensano che oltre alla Juventus e al Napoli, quest’anno ci sia anche l’Inter come pretendente al titolo. E’ d’accordo?
“L’Inter ha tanto entusiasmo, è arrivato Conte che è un allenatore molto determinato e bravo, è partita bene ed è giusto che sia considerata una delle pretendenti al vertice. Anche io la considero un avversario per il titolo”.
Dalle interviste di alcuni “senatori” del Napoli si evince che c’è grande convinzione nello scudetto. Lei cosa ne pensa?
“A me piace se i miei giocatori dicono che vogliono vincere. La presa di coscienza di un obiettivo per me è positiva. Questo dipende anche dall’ambiente che si crea anche con i nuovi arrivati. Noi abbiamo la voglia di lottare per vincere, non per arrivare secondi”.
E’ vero che il Napoli ha giocato con il 4-2-3-1 in questo inizio di stagione?
“No. Il sistema di gioco tu lo puoi vedere solo quando la squadra ha la palla. Noi il 4-2-3-1 non lo abbiamo mai utilizzato. Una volta, l’anno scorso abbiamo giocato con il 4-3-3. Abbiamo sempre giocato con il 4-4-2 in fase difensiva”.
“In fase d’attacco, invece, non abbiamo mai giocato con 2 attaccanti schierati vicino, bensì con un solo attaccante e più incursori alle spalle. Quindi parlare di sistema di gioco significa parlare di fase difensiva e vi posso dire che noi giocheremo col 4-4-2”.
“Fabian Ruiz non ha fatto il trequartista, ha solamente fatto pressing sulla difesa avversari in fase di aggressione. Piuttosto il nostro problema è stata la distanza tra le linee e la mancata transizione degli esterni in determinati momenti”.
Teme che la squadra domani possa essere distratta dall’esordio in Champions contro il Liverpool?
“No, assolutamente. Non abbiamo toccato affatto l’argomento Champions. Adesso c’è la Sampdoria, che è una squadra nuova, con un tecnico nuovo. Al Liverpool ci penseremo da domenica”.
Che insidie bisogna attendersi domani?
“Partiamo dall’assunto che tutte le partite nascondono rischi. La Samp è una squadra che sta cercando un nuovo gioco ed ha tante motivazioni. Oltretutto viene da due sconfitte ed ha gran voglia di riscattarsi. Gli scompensi iniziali possono accadere quando si cambia allenatore. Ma resta una squadra forte”.
Lei, come i suoi giocatori, crede che questa gruppo possa ambire allo scudetto?
“Lottare certamente. La mia ambizione e il mio obiettivo è che questa squadra giochi un bel calcio, un calcio propositivo, perché ho un gruppo che può farlo bene”.
“Io sono un allenatore molto adattabile alle caratteristiche degli uomini che ha a disposizione.
Se avessi una squadra poco abile nel palleggio, vedreste una squadra più chiusa e verticale. Invece ho una rosa di qualità che può partire da dietro e praticare un gioco di possesso e di offensiva”.
“In questo gruppo c’è l’unione di intenti, la smania e la ferocia per vincere. Io credo che sia fondamentale la testa arrivare a grandi traguardi. E qui motivazioni ce ne sono tante…”