Carlo Ancelotti parla alla vigilia della sfida con il Liverpool.
Sono accadute tante cose in 20 giorni. Qual è lo stato d’animo dell’allenatore e quello della squadra?
“Lo stato d’animo è legato alla consapevolezza che non stiamo facendo bene. Possiamo fare molto di più. In questo contesto stiamo preparando una partita molto importante che richiede concentrazione. Il passaggio del turno in Champions è il primo obiettivo stagionale. Rispetto all’anno scorso, abbiamo una doppia possibilità per raggiungere gli ottavi: possiamo farlo domani o nell’ultima partita. La squadra sa che deve fare meglio, la società sa che deve fare meglio, l’allenatore sa che deve fare meglio. Siamo tutti coinvolti nel trovare una soluzione e speriamo di risolvere i problemi domani o già nelle prossime partite”.
Come mai il Napoli è settimo?
“In Champions League abbiamo espresso il nostro potenziale, il campionato siamo stati altalenanti. E’ inutile nasconderlo, dobbiamo fare molto meglio in campionato. Alcuni risultati ci hanno condizionato, mi riferisco ai troppi pareggi. Siamo tutti dispiaciuti, ma motivati e carichi per migliorare le cose”.
Le era mai capitata una situazione così particolare. Come si risolve? E’ deluso?
“I momenti difficili nella carriera di un allenatore ci sono sempre stati. Se ne esce con la volontà e l’impegno di risolvere la situazione. C’è unità d’intenti tra allenatore, società e giocatori. Prima o poi usciremo da questa situazione”.
Come sta Insigne?
“Non stava bene, sarebbe venuto volentieri ad aiutare la squadra. Devo valutare Fabian, sta abbastanza bene. Stesso discorso per Mario Rui. Tutti sono disponibili e motivati”.
Che sensazione le ha dato il match contro il Milan?
“Ho avuto il riscontro di una squadra che si è impegnata, ma frenata dal fatto che le cose non funzionano. C’è preoccupazione nelle giocate e timore. Se domani siamo preoccupati e timorosi, è un problema. Ma non lo saremo”.
Cosa ne pensa delle parole di Klopp nei suoi confronti?
“E’ uno dai pochi posso accettare consigli”.
Il Napoli cosa deve ritrovare per fare risultato
“Nell’ultimo periodo ci è mancata la qualità nel possesso. Siamo sempre stati lineari, ma la costruzione è stata lenta e poco precisa. La qualità del gioco deve migliorare. Servono lucidità e varietà”.
Ha mai pensato di dimettersi?
“Alla dimissioni si può pensare, quando ci sono degli aspetti importanti legati alla fiducia delle persone in cui valori e mi riferisco alla società e alla squadra. Non ho mai pensato alle dimissioni in 30 anni di carriera. Qui sta succedendo lo stesso, è una situazione momentanea, c’è unità d’intenti. Si può andare più o meno d’accordo in determinati momenti, ma sono convinto che usciremo da questo periodo”.
Su quale risultato scommetterebbe?
“Nessuno. Voglio passare il turno, Klopp ci conosce bene e sa che per il Liverpool non sarà facile. Possiamo creare loro problemi come abbiamo fatto in passato. Sarà una partita difficile per noi, ma anche molto stimolante. Non capita tutti i giorni di giocare ad Anfield”.
Quali sono i suoi ricordi ad Anfield?
“Ne ho tantissimi. Belli e brutti. Non è mai facile giocare qui. Serve grande intensità”.
Come state?
“Siamo concentrati. A livello psicologico tutti i giocatori sono pronti, altrimenti non sarebbero qua. Ci siamo preparati molto bene, abbiamo giocato sabato e quindi da un punto di vista fisico tutti sono pronti fisicamente e mentalmente”.
Come mai la squadra è frenata?
“C’è un blocco psicologico legato alla mancanza dei risultati. Non siamo una squadra slegata. Per noi non sarà l’ultima spiaggia, questa partita potrebbe darci un senso di spensieratezza”.