Beppe Accardi parla a Marte Sport Live: “Questa strategia, di non avere il ds ma un pool che si occupi di mercato, l’ha iniziata il Milan quando ha detto addio a Maldini e Ricky Massara. Le società di oggi non capiscono quanto sia fondamentale il ds è fondamentale per la gestione dell’andamento della squadra durante l’anno. È quel cuscinetto che ha la capacità di saper ammortizzare tutte le problematiche, i dissapori che capitano. È colui che riesce a mantenere tranquillo l’ambiente nei momenti di difficoltà. Oggi questo è il lavoro del ds, non quello che riguarda la gestione reale della compravendita della società. Quindi secondo me, un uomo che abbia questa capacità è fondamentale in un grande club. Tra Scalvini e Le Normand non saprei scegliere. Quello che bisognerebbe capire è chi dei due ha le capacità di inserirsi prima nel gruppo del Napoli. Cioè più che le qualità – che entrambi hanno – occorre un giocatore che abbia una personalità per entrare in un gruppo come quello del Napoli. Anche io, come Ulivieri, non cambierei nulla se fossi il nuovo tecnico del Napoli. Fermo restando che non è facile non cambiare. Perché sicuramente non ci sarà più Kim, probabilmente qualche altro giocatore partirà, qualcun altro arriverà. Quindi, comunque sarai costretto a toccare qualcosa. Quando hai la necessità o l’esigenza di ripartire da dove ha finito il Napoli, inizialmente puoi provare a non cambiare nulla ma devi vedere se poi le condizioni ti metteranno nella situazione di potere non cambiare nulla. Ricordiamoci poi che ogni allenatore ha una caratteristica; snaturarle non è facile. Garcia l’anno venturo avrà uno squadrone, una città motivata da un entusiasmo incredibile ma, sicuramente, dovrà fare i conti con situazioni diverse. Ed è lì che si farà la stagione del Napoli”.