Francesco Montervino parla a Marte Sport Live: “Sulla carta non c’è partita tra il Napoli e la Roma, ma il calcio ci ha insegnato che possono decidere anche gli episodi. Ranieri è amato da tutti, può portare stimoli nella Roma e per questo non sarà sicuramente una gara semplice per gli uomini di Conte. Il primo obiettivo di Ranieri sarà non prenderle, e questo però può favorire il Napoli: se la Roma resterà nella sua area, gli azzurri potranno alzare il loro baricentro e un gol riescono quasi sempre a segnarlo, laddove è più complicato che lo incassino. La Roma avrà un atteggiamento difensivista perché non è in condizione fisiche, mentali o tecniche per imporre il proprio gioco al Napoli. Lukaku? La gente lo vorrebbe diverso, ma lui può dare quello che già sta dando. Il suo rendimento può e deve migliorare, ma occorrono anche alcuni accorgimenti tattici. Per me, ad esempio, McTominay dovrebbe posizionarsi come centrocampista di inserimento e non come seconda punta. In questo modo anche Kvaratskhelia avrebbe più spazio e la possibilità di agire più vicino all’attaccante belga, sprigionando il suo talento: il georgiano è il migliore del Napoli e forse dell’intera serie A. Gli azzurri hanno cambiato pelle, sono più fisici. In un incontro con Spalletti, mi disse che la differenza tra l’anno dello scudetto e gli altri stava in 40 centimetri e circa 80 chili in più nell’organico rispetto alla stagione precedente. L’aspetto fisico, insomma, è molto importante. Il Napoli di Conte non giocherà in maniera brillantissima, ma vince. Far passare la mentalità del Napoli dal calcio ‘champagne’ a quella di una squadra molto concreta, fidatevi, è qualcosa che solo un grande allenatore come Conte avrebbe potuto fare”.
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