Conte: “Lukaku verrà con noi contro il Parma, sfida più dura del Bologna. Mercato? La società sa di cosa abbiamo bisogno”

176

Antonio Conte parla alla vigilia della sfida con il Parma.

Quanta è stata importante la vittoria con il Bologna?

“Sicuramente la partecipazione c’era già prima e non poteva essere altrimenti, lo pretendo in allenamento. Sappiamo benissimo quanto un risultato positivo possa cambiare gli umori in generale ma addirittura l’approccio. C’è maggiore entusiasmo da parte di tutti. Ma come ho sempre detto, questo gruppo di lavoro non è mai mancato. Ed è per questo motivo che io sono molto soddisfatto. Mi danno tutto”.

C’è grande entusiasmo per gli ultimi acquisti. Questa squadra comincia ad essere il Napoli di Conte?

“E’ il mio Napoli da quando ho messo la firma del contratto, questo è fuori dubbio. Lo dico da un punto di vista tecnico. Sto imparando un po’ a conoscere l’ambiente. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio su tutte le cose.  Non dobbiamo farci trascinare dal momento, bisogna andare più in profondità e capire le nostre modalità: è cominciato un lavoro di ricostruzione. Piano piano stiamo aggiungendo degli elementi. Ci deve essere grande positività da parte del tifoso. Stiamo ponendo delle basi. Fa parte di un percorso. Ci saranno vittorie di livello ma anche passi falsi, ma non ci dobbiamo far condizionare. E’ iniziata una ricostruzione dove ci sono un progetto e una visione. Vogliamo fondamenta solide per riportare il Napoli di essere un’antagonista principale delle solite note. Questo deve rassicurare i nostri appassionati. Vogliamo dare entusiasmo ed appartenenza. Se il calciatore percepisce certi aspetti darà sempre qualcosa in più”.

A che punto è la ricostruzione?

“Siamo partiti dalle fondamenta e dalle basi. Qualcosa era stato perso, in virtù dei tanti cambi, in un anno ben quattro allenatori. Il Napoli ha subito 48 gol nello scorso campionato. I calciatori lo sanno  bene: essere ordinati è il presupposto per vincere. Stiamo cercando di lavorare sotto tutti gli aspetti. I giocatori non erano abituati a soffrire nelle difficoltà, stiamo lavorando per ritrovare questo spirito di squadra”.

Contro il Parma ci sarà altro pienone contro un avversario così forte?

“Ne abbiamo cominciato a parlare. Da ieri ho fatto vedere ai miei giocatori una squadra in grandissima salute. Ha conquistato 4 punti contro Fiorentina e Milan. E’ un avversario che ha in organico giocatori forti, ha grande energia ed è molto giovane. Se lasci campo nelle ripartenze al Parma, può essere molto pericolosa. Dobbiamo avere l’intelligenza di attaccare nella maniera giusta. Ci inviteranno a prendere possesso della loro metà campo e possono essere insidiosi. Sarà una sfida difficile che stiamo preparando. In ogni partita dobbiamo avere un piano e dobbiamo festeggiare ogni vittoria per ritrovare entusiasmo. Non c’è nulla di scontato”.

Kvaratskhelia, che idea si è fatto?

“E’ un ragazzo perbene, ha voglia di migliorarsi, questo per me è fondamentale, è la base di una crescita ulteriore. Ha ancora 23 anni e può diventare un giocatore importante. Ha margini notevoli. Sto cercando di dargli più imprevedibilità possibile. Se è in una posizione di campo definita, può diventare prevedibile. Con lui, Politano, Neres e lo stesso Ngonge stiamo lavorando proprio su questo: non devono dare punti di riferimento. Khvicka ha la testa sulle spalle e ha l’opportunità di realizzare una crescita a livello calcistico e diventare un top player a 360 gradi. Si è messo totalmente a disposizione. Mi piace perché si mette a disposizione della squadra e l’organizzazione esalta il suo talento. Tutti stanno facendo così”.

Di Lorenzo quanto è fondamentale dal punto di vista tattico?

“Ho insistito tanto con Giovanni. Non lo conoscevo personalmente, ha grandi qualità umane, conoscevo l’amore che aveva nei confronti del Napoli di cui è il capitano. Sono molto contento, è molto intelligente dal punto di vista calcistico. Ha i tempi giusti e per me è molto forte. Mi è stato chiesto di costruire una squadra forte e quindi non potevo prescindere da lui. Il discorso vale per tutto il gruppo storico, lo stesso Pasquale Mazzocchi dà il 110% in campo ogni partita.  Non voglio fare un torto a nessuno. Dobbiamo essere bravi ad inserire i pezzi giusti. Sappiamo benissimo che non si può fare tutto, poi ne aggiungeremo altri”.

Quanto sarebbe importante avere continuità di risultati?

“Sarebbe fondamentale, il Parma è tra le più in forma del momento. Abbiamo un doppio compito: dare continuità affrontando una squadra difficile e per questo motivo stiamo lavorando tanto. Ho alzato le antenne. Dobbiamo capire bene il tipo di gara. Se ci riusciamo, abbiamo molte possibilità. Non posso controllare il risultato, ma posso controllare tante situazioni per arrivare nel migliore dei modi all’appuntamento”.

Simeone ha maggiore entusiasmo dopo il gol?

“Giovanni è un ragazzo che fa parte del gruppo storico. Dà tutto per il Napoli, non gli fa difetto la generosità. Per me lui e Raspadori sono importanti, devono stare nella nostra rosa. Jack può giocare nella posizione di Kvara con altre caratteristiche. Ovviamente per un attaccante è fondamentale segnare. Lo è anche per me, ma mi interessa soprattutto il lavoro fatto per la squadra. Dà sempre tutto. Lo vorrei sempre nella mia squadra”.

Ci racconta la sua visita al murale di Maradona?

“Non so come sia venuta fuori, sono andato alle 23.30, assieme a mia moglie, mia figlia e mio fratello. E’ stata molto bella, si respira veramente un’aria particolare. E’ un posto di culto. Ci tenevo ad andare e sono contento di averlo fatto. Strano che si sia saputo. Sono molto contento di averlo fatto senza scorte particolari. C’è un’energia pazzesca”.

I fantasmi di Verona sono stati cancellati oppure possono essercene ancora?

“Noi lavoriamo quotidianamente per non tornare indietro. Dobbiamo prepararci a disputare una gara accorta in fase di possesso. Dovremmo fare grande attenzione, è l’unico modo che conosco per allontanare gli scheletri del passato. Noi a Verona abbiamo visto due partite: mi sono arrabbiato, al di là del risultato, per l’atteggiamento impaurito. Questo aspetto mi ha spaventato. Mi auguro di non rivederlo più. Adesso stiamo lavorando su situazioni che diventeranno certezze. Mi aspetto una crescita”.

Si sta sentendo con De Laurentiis. E’ soddisfatto?

“In questo momento non c’è nessun bisogno che mi senta col presidente. Quello che doveva essere sul tavolo, lo è da tanto tempo. Aspettiamo che finisca il mercato”.

Si farà in tempo a convocarlo con il Parma

“Mi auguro di averlo a disposizione oggi, domani e anche sabato. Così Romelu entra già in sintonia con il resto della squadra. Verrà con noi contro il Parma”.

Come cambia il Napoli con Lukaku?

“Sicuramente è un centravanti atipico. Di solito quelli alti e grossi sono anche lenti, quindi vanno utilizzati in area e non hanno grande gamba per sfruttare il campo. Romelu è come un giocatore di football americano, è potente e veloce. Abbiamo bisogno di entrambe le caratteristiche. Può attaccare gli spazi anche, lo considero unico sotto questo punto di vista. E’ un ragazzo perbene, posso mettere la mano sul fuoco su di lui. Conosce la responsabilità che ha nei miei confronti, ma anche nei confronti del Napoli e dei suoi tifosi. Sono molto più contento e tranquillo”.

Si aspetta ancora qualcosa sulle fasce?

“La società sa di cosa abbiamo bisogno. Il mercato finisce domani e vedremo cosa accadrà”.