Marchetti: “Il Napoli ha superato il momento difficile, il Milan è in una situazione complicata dopo il ko di Parigi”

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Luca Marchetti parla a Forza Napoli Sempre: “Alla sfida col Napoli il Milan arriva nel momento meno opportuno per se stesso perché forse sta vivendo il periodo più complicato di questo inizio di stagione. Certo al di là del fatto che da noi bastano due sconfitte consecutive per mettere in discussione il lavoro di magari due anni qualche difficoltà nella squadra rossonera l’abbiamo vista. La sconfitta in casa con la Juve, la sconfitta netta di ieri contro il PSG, si parla degli scontri diretti come lo scoglio più grande che il Milan possa affrontare ed è un Milan che non riesce a segnare e che oggi non è in forma. Alle volte non ha giocato bene per troppe assenze. Ieri sera, secondo me, non ha fatto una partita brillante così come non l’hanno fatta i francesi che, però, sono più forti tecnicamente, mentre il Napoli che ha già vissuto il suo momento difficile adesso sembra rinfrancato. Quindi mi verrebbe da dire che questo è un buon momento per il Napoli per affrontare il Milan. Il Napoli probabilmente deve temere di più l’asse sinistra Hernandez-Leao che i raddoppi su Kvara. L’antidoto al raddoppio di marcatura sul georgiano, infatti, ce l’ha e si chiama Politano. Leao e Theo sono sicuramente molto importanti ma al momento non al top della forma. Nonostante questo, ieri Leao ha tirato moltissimo in porta, senza mai centrarla, e quindi è da temere. Tra l’altro l’anno scorso Leao ha fatto male al Napoli, quindi, sarà interessante vedere con un allenatore diverso come verrà affrontato. Io credo che l’asse Leao-Hernandez sia abbastanza pericoloso per gli azzurri. Credo che Garcia cerchi di chiudere l’avversario per poi ripartire in verticale il più velocemente possibile. C’è una difesa più bassa rispetto allo scorso anno che però non significa che tu possa essere meno aggressivo. Chiaramente se tieni una difesa alta accorci il campo però ti esponi al rischio che gli altri facciano quello che adesso fa il Napoli, ovvero cercare lo spazio aperto”