Onofri: “Garcia è un allenatore esperto ma il suo compito è difficile dopo la scorsa annata degli azzurri”

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Claudio Onofri parla a Forza Napoli Sempre: “Garcia è molto esperto ma ha dovuto intraprendere da poco tempo un lavoro anche psicologico molto, molto difficile da interpretare, in quanto la perfezione che l’anno scorso ha destato il Napoli con i suoi grandi atleti e con la sceneggiatura di Spalletti non è semplice da ripetere pronti via. Poi quest’anno gli avversari secondo me saranno più intraprendenti. Certo la sconfitta con la Lazio non deve allarmare ma dopo arriveranno giudizi più definitivi. Comunque credo che Garcia saprà mettere sullo stesso piano tutto quello che è stato fatto l’anno prima. Quando è stato pubblicato il calendario di serie A la vittoria del Genoa contro la Lazio forse nemmeno si poteva prevedere. Vittoria anche meritata attraverso un canone di gioco che, però, non si è ripetuto sempre. Debacle colossale nella prima gara con la Fiorentina. Dopo Gilardino ha saputo immettere nei suoi un modo di recitare la trama che ha consentito di vincere all’Olimpico. Soprattutto nella prima mezz’ora dove non risaltava solo una bella fase difensiva ma c’era una pressione alta, per esempio, di Badelj nei confronti di Cataldi che ha fatto intraprendere al Genoa azioni molto pericolose. A Torino si è rivista anche una fase difensiva piuttosto accettabile poi c’è stato un grosso errore ad un minuto dalla fine che ha consentito al Toro di pareggiare. Certo si è intravista una scarsa propensione sia di Malinovskyi ma anche dello stesso Gudmundsson ma non per incapacità ma per il modo di pensare il gioco in quella partita che dava poche risorse a Retegui che è stato abbandonato. Qui il Genoa deve assolutamente migliorare. È ovvio che se dovessi fare un pronostico sul match di sabato sera, il Napoli lo vedo favorito. Secondo me però gli azzurri dovranno anche fare i conti con l’entusiasmo dei tifosi del Genoa e con le iniziative della comunicazione, come i festeggiamenti dei per i 130 anni della società, che galvanizzano. Poi nel momento in cui il Genoa avrà la possibilità di schierare il Malinovskyi vero, il Messias che per ora è indisponibile, con il centrocampo che ha, le cose potrebbero cambiare. Evidenzierei inoltre l’assenza di Vogliacco che per me è un giocatore strutturalmente e mentalmente da serie A e che potrebbe elevare il valore della difesa. Anche se il mercato del Genoa è stato più che sufficiente per una salvezza tranquilla io avrei preso un’altra punta da affiancare a Retegui. Dentro di me il gemellaggio con i tifosi del Napoli esiste. Ed esiste fin dai tempi in cui giocavo perché recitare in quei due stadi era un palcoscenico molto simile. Nel tempo qualche scaramuccia c’è stata però due tifoserie così devono essere accoppiate. Poi non dobbiamo dimenticare il pareggio del 2007 che sancì il ritorno in A di entrambe le squadre e la salvezza del Genoa al San Paolo dopo un 2-2 con gli applausi dei tifosi napoletani”.