Lo Monaco: “Spalletti è il miglior allenatore italiano. Garcia? Non dovrebbe cambiare così tanto rispetto al Napoli dello scorso campionato”

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Pietro Lo Monaco parla a Forza Napoli Sempre: “Vittoria convincente dell’Italia? La nazionale di Spalletti sta prendendo la direzione giusta. Barella un po’ in ombra, bravissimo Locatelli. La prestazione di ieri è accettabile sotto ogni punto di vista. Difettiamo in personalità, questo è l’aspetto che al momento salta agli occhi: l’augurio è che si possa sopperire a questa mancanza con le qualità della rosa. Sono contento di averci visto giusto con Spalletti, scoperto ad Empoli. È un allenatore importante, bravissimo quando allenano club. Con la Nazionale cambia un po’ l’impostazione del suo lavoro: l’Italia ha preso il miglior allenatore sulla piazza. Cambiamenti operati da Garcia? Cambiare tanto quando il giocattolo va bene è sempre pericoloso, perché non si può prevedere la resa. Mi aspettavo maggiore continuità con il lavoro di Spalletti e me lo aspetto ancora, le prossime partite ci diranno in che direzione andrà il Napoli di Garcia. Gioco di Spalletti era diventato prevedibile? No, il Napoli ha vinto un campionato tre mesi prima che finisse esprimendo un calcio di altissimo livello. Nessuno era stato in grado di trovare l’antidoto al suo Napoli: chi dice questo, sta facendo chiacchiere da bar. I dati dicono tutt’altro. Poco spazio per i nuovi acquisti? Lindstrom è arrivato tardi, bisogna dargli il tempo di farsi vedere dal tecnico. È un ottimo giocatore. Cajuste è stato preso come alternativa ad Anguissa. Il Napoli ha perso qualità con il difensore centrale: Kim premiato miglior difensore della Serie A è stato sostituito con una scommessa che va verificata. Se l’allenatore vorrà cambiare tatticamente, il Napoli cambierebbe modo di stare in campo nonostante gli interpreti in campo siano gli stessi. Per me, andrebbe confermato l’assetto tattico dello scorso anno, in cui il Napoli è sembrato un’orchestra in grado di suonare una melodia meravigliosa. Kim più importante di Osimhen? Assolutamente no, non si possono paragonare i due giocatori. Kim ha voluto la clausola rescissoria, accessibile a qualsiasi club: il Napoli l’ha messa probabilmente senza immaginare che il calciatore si rivelasse così forte. Il coreano aveva deciso mesi fa di andare via dal Napoli. Osimhen è uno dei primi tre attaccanti al mondo: se ho voglia di vincere ancora, la condizione senza la quale non si poteva fare era tenere Osimhen. Dei tre azzurri della scorsa stagione candidati al pallone d’oro il più determinante è senza dubbio il nigeriano”.