Graziani: “Ho ricordi bellissimi al San Paolo. Un consiglio a Garcia? Deve cambiare poco e andare per gradi, il Napoli gioca a memoria”

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Ciccio Graziani parla a Marte Sport Live: “I miei ricordi del Napoli? La prima volta che ho messo piede al San Paolo, uno stadio maestoso, enorme, giocavo con il numero 7 nel Toro, mi marcava Pogliana, non dimenticherò mai la maestosità di quello stadio, poi ci sono state partite importantissime con Roma, Fiorentina, Udinese. Garcia è un grande professionista, ha poi il vantaggio di una squadra che gioca a memoria. Ero a Dimaro, ho visto il ritiro del Napoli in Trentino, se dovessi consigliare qualcosa, gli direi di cambiare poco, di andare per gradi. Per me la squadra gioca a memoria, l’unico problema può essere l’eccessiva euforia. Ai tifosi dico: festeggiamo finché non inizia il campionato e magari anche oltre, c’è tanto affetto ma i giocatori devono capire che non sarà facile confermarsi, il vantaggio però è che si deve cambiare poco.  Raspadori? Può essere anche una punta esterna, metterlo in un 4-2-3-1 dietro Osimhen sarebbe forse meglio, ma giocare poi con soli due centrali in mezzo al campo complicherebbe un po’ le cose. Le avversarie del Napoli? Milan ed Inter, la Juve prima deve fare le cessioni ma non la vedo come un potenziale disturbo per il Napoli, che se la giocherà con le due milanesi in primis. Vero è che i bianconeri avranno il vantaggio di non giocare le coppe, in ogni caso non farei mai lo scambio Vlahovic-Lukaku, a lungo termine è un’operazione che non farei”.