Gigi Cagni parla a Forza Napoli Sempre: “Tatticamente innovazione nel calcio non ce n’è mai stata. L’innovazione c’è stata sotto l’aspetto mentale e fisico. Gli atleti sono diventati più intensi ed il calcio ha acquisito più ritmo. Aumentando la velocità, però, la tecnica dei singoli calciatori è diminuita. Secondo me il problema è un altro: hanno trasformato la tattica nella cosa più importante e sembra che senza la tattica non si possa più giocare. Per me, invece, prima hai bisogno di giocatori bravi tecnicamente e poi arriva la tattica. La tattica ha limitato il talento dei calciatori. Io ricordo Insigne, che ho visto da ragazzo, alla fine gli hanno tolto quelle che erano le sue qualità negli ultimi 30 metri. Con il calcio che è diventato molto più atletico la fase difensiva la devono fare tutti i giocatori. Quindi se fai un sistema di gioco come il 4-3-3 e puoi contare su giocatori che hanno gamba per poter fare i 50 metri, glieli fai fare perché così vinci. Il Napoli l’anno scorso ha massacrato tutti sulle fasce laterali e Osimhen ha potuto fare quello che ha fatto. Il 4-3-3 è unico, non ci sono differenze tra quello che applica un allenatore rispetto ad un altro. O vai sulle fasce laterali e crossi o vieni all’interno, con giocatori di qualità, e scambi tirando da fuori. In questo Napoli le ali sono importantissime e fortificano anche l’attaccante che, magari, è già forte di suo. Devi avere un attaccante che quantomeno sia bravo nei 16 metri. Poi se è bravo anche nei 50 metri, come Osimhen, allora hai l’attaccante più forte che oggi c’è in Europa”.