Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è intervenuto nel corso de ‘La Radiazza’, condotta da Gianni Simioli: “Sono a Bucciano, in provincia di Benevento. Qui c’è una natura meravigliosa. Premiazione dei calciatori del Napoli? Non ho voluto premiare direttamente i calciatori. Ho salutato tutti vari giocatori, allenatore e dirigenti perché ho voluto lasciare al presidente di Lega e all’amministratore delegato della Lega di Serie A, il privilegio di premiare. Ho scelto di stare al mio posto, mi ha fatto piacere rispondere all’invito del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e aprire le danze delle premiazioni, ma ho lasciato ad altri l’onore di mettere le medaglie al collo. A chi ho stretto la mano più volentieri? Sicuramente al capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo. Lui è un ragazzo molto in gamba che conosco, lo apprezzo tanto. Di Lorenzo come cavaliere dello sport italiano? E’ sicuramente un ragazzo che ha dimostrato di avere dei valori, di saperli interpretare nei comportamenti, nel linguaggio. Il capitano di una squadra deve essere questo, deve avere determinate caratteristiche, deve essere un leader anche nei comportamenti, non solo nell’agonismo o nella qualità del gioco. Di Lorenzo rappresenta perfettamente tutto questo. La mia presenza all’iniziativa ‘Giochi senza frontiera’? Noi dobbiamo occuparci dello sport dal basso, partire dalle persone principalmente in difficoltà presenti nei luoghi disagiati. Dobbiamo cercare di portare decoro nei luoghi di sport aggregando le persone, non solo in un’ottica di condivisione, ma anche dal punto di vista della coesione sociale. Lo sport è una meravigliosa discesa immunitaria sociale. Per me, quella di ieri, è stata una giornata ricca di contenuti, esaltante ed emozionante. Lo sport bisogna conoscerlo e viverlo in profondità. Dà tantissimo dal punto di vista morale. Verrò una volta al mese a Napoli, l’ho promesso al sindaco”.